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Rimborso bollette gonfiate, annullate due bollette da 7.000 euro a pensionata: ecco perché e come richiederlo anche tu

Rimborso bollette gonfiate, annullate due bollette da 7.000 euro a pensionata: ecco perché e come richiederlo anche tu
In un periodo delicato per quanto attiene alle bollette, con cambi di tariffa e molte nuove regole, spicca la vicenda di una 69enne che si è vista riconoscere un maxi rimborso dall'Enel. Ecco cosa è successo
Alla fine di giugno la maggior tutela nel mercato elettrico è arrivata a scadenza per i clienti non vulnerabili. Dal primo luglio, infatti, gli utenti che non sono passati nel frattempo al mercato libero sono trasferiti – in modo automatico - al c.d. servizio a tutele graduali. Come spiega Arera nel suo sito web ufficiale, tale servizio è stato predisposto per accompagnare il passaggio al mercato libero dell'energia elettrica, a seguito della rimozione della tutela di prezzo (mercato tutelato). Invece per il gas lo stop ai prezzi regolati è scattato alla fine dello scorso anno.

Ebbene, in un contesto complesso, dinamico e in mutamento. se da una parte all'utente spetta di informarsi sulle novità in materia e fare una consapevole scelta dell'operatore dell'energia, dall'altra l'operatore che eroga il servizio deve prestare la massima attenzione a non commettere errori nell'elaborazione delle tariffe e dei costi delle bollette.

Da molti mesi il tema delle "bollette pazze", con cifre spropositate e non corrispondenti ai consumi reali, è ormai al centro di varie polemiche e dibattiti. Specialmente con la fine del mercato tutelato i disagi degli utenti sono aumentati. Tantissimi si sono, infatti, lamentati e hanno segnalato alle associazioni dei consumatori di aver ricevuto fatture per gas ed energia elettrica dai costi esagerati e correlati, in molti casi, a un improvviso cambio di tariffa, non reso noto - o reso noto in modo poco chiaro - da parte del gestore.

Nella "giungla" delle contestazioni, dei reclami e dei ricorsi vi è, però, una buona notizia. Riguarda una pensionata di una località in provincia di Treviso, che è riuscita ad avere un rimborso di due bollette per un'importo maggiore di 7.500 euro. Lo ha comunicato Adico, un'associazione a difesa dei consumatori, spiegando in particolare che – con il supporto legale alla donna - è riuscita a far annullare due bollette dell'energia, una del valore di circa 4.500 e l'altra di un importo pari a circa 3.800 euro.

Infatti il gestore dell'energia ha spontaneamente riconosciuto che, per un errore materiale, la comunicazione del cambio di tariffa alla pensionata si era compiuta oltre i tempi previsti dalla legge. In sostanza, l'ufficio legale di Adico ha contestato con successo la mancata tempestiva comunicazione, rispetto ai nuovi prezzi fatti valere da Enel Energia, oltre che l’oggettiva sproporzione delle nuove tariffe.

Nessuna maxi somma dovuta, quindi, e - anzi - il diritto a vedersi riconoscere il rimborso dei soldi già sborsati (la donna aveva nel frattempo iniziato a pagare le bollette a rate). Un'ingiustizia con un lieto fine, considerando altresì che all'esito della vicenda si aggiunge l'emissione di una bolletta a credito – e perciò a favore della donna – che segna un meno 7.542 euro. Nel suo specifico caso, l'ammontare attiene a un periodo compreso tra novembre 2022 e marzo di quest'anno.

Concludendo, l'utente, che aveva già cominciato a pagare le rate, grazie all'intervento dell'associazione suddetta otterrà indietro i soldi già sborsati e si gioverà della bolletta a credito. La questione dei tempi di comunicazione del cambio di tariffa si è risolta, dunque, a favore della pensionata veneta, con Enel Energia che ha ritenuto di riconoscere sia l'errore materiale sia che la citata informativa è stata effettuata oltre i tempi previsti per legge.

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