Il Consiglio di Stato, pronunciandosi in sede cautelare con l'ordinanza n. 1662/2017, ha dichiarato legittimo il divieto di accesso negli asili e nelle scuole materne dei bambini non vaccinati, avallando una precedente pronuncia del Comune di Trieste che aveva disposto il divieto - per i bambini di età compresa da 0 a 6 anni - di accedere ai pubblici servizi educativi ove non vaccinati.
Il Consiglio di Stato, pertanto, conformandosi a quanto già in precedenza statuito dal TAR del Friuli Venezia Giulia, ha ritenuto che "il vaccino obbligatorio per andare all’asilo è coerente con il sistema normativo generale in materia sanitaria e con le esigenze di profilassi imposte dai cambiamenti in atto", specificando, inoltre, che l'obbligo predetto non è in conflitto con il principio di precauzione (come eccepito da alcuni genitori nel caso di specie).
Spiega ancora il Consiglio che le decisioni di interesse pubblico devono essere sempre prese al fine di minimizzare se non addirittura annullare il rischio, tutelando all'uopo la salute pubblica e soprattutto quella della popolazione in età infantile.
Il Ministero della Salute, dal canto suo, continua ad insistere sull'importanza delle vaccinazioni e fornire opportunità di salute a tutti i cittadini.
Ecco quindi gli obiettivi principali del piano nazionale di prevenzione vaccinale per gli anni 2017-2019:
1. mantenere lo stato di Polio-free;
2. continuare la lotta al morbillo e alla rosolia congenita;
3. garantire l’offerta attiva e gratuita delle vaccinazioni, l’accesso ai servizi e la disponibilità dei vaccini;
4. agire in favore di quei gruppi di popolazione difficilmente raggiungibili e con bassa copertura vaccinale;
5. elaborare un piano di comunicazione istituzionale in materia.
Nel piano, inoltre, sono state indicate nuove vaccinazioni contro il meningococco B; il rotavirus; la varicella nei neonati; l'Hpv per i maschi undicenni; il tetravalente contro meningococco ACWY135; il richiamo anti-polio con Ipv per gli adolescenti; lo pneumococco e Zoster per i sessantacinquenni.
Il Consiglio di Stato, pertanto, conformandosi a quanto già in precedenza statuito dal TAR del Friuli Venezia Giulia, ha ritenuto che "il vaccino obbligatorio per andare all’asilo è coerente con il sistema normativo generale in materia sanitaria e con le esigenze di profilassi imposte dai cambiamenti in atto", specificando, inoltre, che l'obbligo predetto non è in conflitto con il principio di precauzione (come eccepito da alcuni genitori nel caso di specie).
Spiega ancora il Consiglio che le decisioni di interesse pubblico devono essere sempre prese al fine di minimizzare se non addirittura annullare il rischio, tutelando all'uopo la salute pubblica e soprattutto quella della popolazione in età infantile.
Il Ministero della Salute, dal canto suo, continua ad insistere sull'importanza delle vaccinazioni e fornire opportunità di salute a tutti i cittadini.
Ecco quindi gli obiettivi principali del piano nazionale di prevenzione vaccinale per gli anni 2017-2019:
1. mantenere lo stato di Polio-free;
2. continuare la lotta al morbillo e alla rosolia congenita;
3. garantire l’offerta attiva e gratuita delle vaccinazioni, l’accesso ai servizi e la disponibilità dei vaccini;
4. agire in favore di quei gruppi di popolazione difficilmente raggiungibili e con bassa copertura vaccinale;
5. elaborare un piano di comunicazione istituzionale in materia.
Nel piano, inoltre, sono state indicate nuove vaccinazioni contro il meningococco B; il rotavirus; la varicella nei neonati; l'Hpv per i maschi undicenni; il tetravalente contro meningococco ACWY135; il richiamo anti-polio con Ipv per gli adolescenti; lo pneumococco e Zoster per i sessantacinquenni.