Quando si conduce un’automobile si è chiamati a stare attenti a numerosi stimoli e a reagire con prontezza a possibili imprevisti. Questo perché la sicurezza propria e altrui è la priorità assoluta quando si guida un veicolo, sia per esigenze personali che professionali.
Secondo i dati forniti da polizia e carabinieri, circa il 90% degli incidenti stradali è causato da distrazioni. E regolare il climatizzatore, bere il caffè o l’acqua dalla bottiglietta sono state segnalate fra le cattive abitudini del conducente da ultimo più frequenti, complice anche la forte calura estiva. Il rischio è naturalmente insito nell'allontanamento - anche se solo temporaneo - delle mani dal volante.
Ma cosa afferma il Codice della strada in proposito?
Sebbene il Codice della strada - approvato con il D. Lgs. 30 aprile 1992, n. 285 - non contempli un divieto specifico che impedisca di bere il caffè in auto o analoghi comportamenti, tuttavia, è ragionevole ritenere che logica da cui è permeato punti a preservare l’incolumità in un'ottica totalizzante, vietandosi in modo tassativo qualsiasi comportamento che possa ledere (direttamente o meno) l’attenzione e la vigilanza alla guida.
Il Codice della strada prevede, invero, che alla guida il conducente deve avere le mani libere di procedere a correzioni anche improvvise (si pensi, per analogia, al divieto - ex art. 173 - di utilizzare lo smartphone alla guida) che possono, ovviamente, risultare difficili quando si ha tra le dita un qualsivoglia oggetto. con tutte le conseguenze prevedibili.
Occorre, in particolare, prendere in esame le seguenti norme del Codice della strada:
> l’art. 140, laddove si sancisce un principio informatore della circolazione, ovvero quello della sicurezza: «gli utenti della strada devono comportarsi in modo da non costituire pericolo o intralcio per la circolazione ed in modo che sia in ogni caso salvaguardata la sicurezza stradale»;
> l’art. 141, secondo comma, il quale recita che il conducente deve sempre «essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza, specialmente l’arresto tempestivo del veicolo entro i limiti del suo campo di visibilità e dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile»;
> l’art. 169, primo comma, il quale stabilisce che il conducente deve «avere la più ampia libertà di movimento per effettuare le manovre necessarie per la guida».
Per la violazione di quest’ultima norma è prevista la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 87 a 344 euro.
E cosa rischia, invece, chi ha l’abitudine di accendere una sigaretta mentre è alla guida?
È indubbio che accendere una sigaretta mentre si è alla guida di un'automobile provoca una diminuzione del proprio livello di attenzione, con conseguente aumento delle probabilità di provocare un incidente. Anche il fatto che l'aria dell'abitacolo diventa irrespirabile può incidere sulla reattività del guidatore senza che egli se ne avveda, aumentando il pericolo di incidenti. Fumare mentre si guida determina una situazione equiparabile a quanto accade in caso di uso di apparecchi radiotelefonici mentre si è al volante, punibile, in base al precitato art. 173 del Codice della strada, con il pagamento di una somma da 165 a 660 euro.
A ciò si aggiunga il fatto che spesso, e per consuetudine quasi automatica, il conducente getta fuori dal finestrino il mozzicone acceso, con conseguenze imprevedibili per l'ambiente esterno. La circostanza ha spesso causato incendi sulle sterpaglie adiacenti strade a percorrenza veloce, con la comparsa improvvisa di fumo che, ostacolando la visibilità, ha provocato incidenti. Lo stesso gesto di eliminare dall'abitacolo di un veicolo in corsa la sigaretta provoca, a contatto con il vento, la dispersione all'interno del veicolo di ceneri accese che possono causare incendi all'interno del veicolo stesso.
Il legislatore, con il D. Lgs. n. 6/2016, ha esteso il divieto di fumo nei locali chiusi anche al conducente di autoveicoli, in sosta o in movimento, e ai passeggeri a bordo degli stessi in presenza di minori di 18 anni e di donne in stato di gravidanza. Quindi, se all’interno dell’auto sono presenti ragazzi al di sotto dei 18 anni di età o donne in gravidanza, è vietato fumare in auto, anche quando è ferma.
Non sono stati, tuttavia, stabiliti altri divieti e ciò significa che in tutti gli altri casi fumare in auto è, ad oggi, ancora consentito.
Vediamo insieme quali sanzioni sono previste per le cattive abitudini del conducente