Tra gli optional maggiormente graditi nelle moderne automobili, troviamo le luci automatiche o autolamp. Si tratta di un sistema di illuminazione che attiva e disattiva i fari, in modo automatico, e lo fa a seconda delle condizioni di luce ambientale rilevate da sensori ad hoc.
Ad esempio, le luci si accendono senza bisogno di comando manuale quando ci si trova in condizioni di poca visibilità, come nelle ore notturne o in una galleria stradale, e si spengono quando c'è abbastanza luce.
Come indica l'art. 153 del Codice della strada, in città l'automobilista ha precisi obblighi di accensione delle luci di posizione, della targa e dei proiettori anabbaglianti, da mezz'ora dopo il tramonto del sole a mezz'ora prima del suo sorgere e anche di giorno nelle gallerie, in caso di nebbia, di caduta di neve, di forte pioggia e in ogni altro caso di scarsa visibilità. Queste luci vanno, invece, tenute sempre accese sulla rete viaria extraurbana, ossia su autostrade, su strade extraurbane principali e secondarie.
Al di là dell'evidente comodità delle luci automatiche, però - a ben vedere - nel loro utilizzo c'è un rischio nascosto e legato all'imprecisione del sensore in talune situazioni. Basti pensare, ad esempio, a chi guida nella nebbia nelle ore diurne: il sensore dell'auto non riesce a percepire se fuori c'è buona visibilità o quella tipica coltre che si può trovare specialmente nelle giornate autunnali.
In caso di sole già alto, l'impianto azionerà le luci automatiche perché valuterà che c’è illuminazione sufficiente a spegnere fari che, invece, dovrebbero restare accesi. Il guidatore potrebbe così non rendersi conto di guidare con i fari spenti, rappresentando – nella nebbia – un potenziale pericolo di incidente per pedoni e altri automobilisti. Ecco perché è preferibile non usare le luci automatiche nei mesi autunnali, preferendone l'utilizzo in primavera-estate.
Dopo queste opportune precisazioni di ambito pratico, vediamo il dato normativo del Codice della Strada. Cosa dice questa fondamentale fonte in merito al corretto utilizzo dei fari? Cosa si rischia a circolare con le luci spente quando invece dovrebbero essere accese?
Ebbene, secondo il Codice della Strada, gli automobilisti di veicoli a motore che vengono beccati in marcia - fuori dai centri abitati - senza rispettare l'obbligo di attivare le luci di posizione, i proiettori anabbaglianti e, se prescritte, le luci della targa e le luci d'ingombro, sono soggetti al pagamento di una sanzione amministrativa consistente in una somma compresa tra i 42 e i 173 euro. Stessa "forbice" anche qualora - in ambito urbano - siano tenute spente le luci di posizione, le luci della targa e i proiettori anabbaglianti, nelle ore notturne o in situazione come nebbia o nevicata.
Ad esempio, le luci si accendono senza bisogno di comando manuale quando ci si trova in condizioni di poca visibilità, come nelle ore notturne o in una galleria stradale, e si spengono quando c'è abbastanza luce.
Come indica l'art. 153 del Codice della strada, in città l'automobilista ha precisi obblighi di accensione delle luci di posizione, della targa e dei proiettori anabbaglianti, da mezz'ora dopo il tramonto del sole a mezz'ora prima del suo sorgere e anche di giorno nelle gallerie, in caso di nebbia, di caduta di neve, di forte pioggia e in ogni altro caso di scarsa visibilità. Queste luci vanno, invece, tenute sempre accese sulla rete viaria extraurbana, ossia su autostrade, su strade extraurbane principali e secondarie.
Al di là dell'evidente comodità delle luci automatiche, però - a ben vedere - nel loro utilizzo c'è un rischio nascosto e legato all'imprecisione del sensore in talune situazioni. Basti pensare, ad esempio, a chi guida nella nebbia nelle ore diurne: il sensore dell'auto non riesce a percepire se fuori c'è buona visibilità o quella tipica coltre che si può trovare specialmente nelle giornate autunnali.
In caso di sole già alto, l'impianto azionerà le luci automatiche perché valuterà che c’è illuminazione sufficiente a spegnere fari che, invece, dovrebbero restare accesi. Il guidatore potrebbe così non rendersi conto di guidare con i fari spenti, rappresentando – nella nebbia – un potenziale pericolo di incidente per pedoni e altri automobilisti. Ecco perché è preferibile non usare le luci automatiche nei mesi autunnali, preferendone l'utilizzo in primavera-estate.
Dopo queste opportune precisazioni di ambito pratico, vediamo il dato normativo del Codice della Strada. Cosa dice questa fondamentale fonte in merito al corretto utilizzo dei fari? Cosa si rischia a circolare con le luci spente quando invece dovrebbero essere accese?
Ebbene, secondo il Codice della Strada, gli automobilisti di veicoli a motore che vengono beccati in marcia - fuori dai centri abitati - senza rispettare l'obbligo di attivare le luci di posizione, i proiettori anabbaglianti e, se prescritte, le luci della targa e le luci d'ingombro, sono soggetti al pagamento di una sanzione amministrativa consistente in una somma compresa tra i 42 e i 173 euro. Stessa "forbice" anche qualora - in ambito urbano - siano tenute spente le luci di posizione, le luci della targa e i proiettori anabbaglianti, nelle ore notturne o in situazione come nebbia o nevicata.