Da anni, ormai, sappiamo che, se dobbiamo prendere un aereo, potremo portare con noi solo una quantità di liquidi ben determinata; tanto è vero che alcuni produttori hanno creato confezioni ridotte (ad esempio di saponi, shampoo, bagnischiuma), così come nei negozi sono in vendita appositi contenitori di ridotte dimensioni per i liquidi essenziali da inserire nel bagaglio a mano.
Tuttavia, la distrazione è dietro l’angolo e c’è sempre il rischio di ritrovarsi ai controlli in aeroporto con una figuraccia e dei liquidi da buttare, se vogliamo partire.
Tanto più che il limite, com’è noto, è piuttosto esiguo: si tratta dei famosi 100 ml.
Su questo fronte ci sono, però, buone notizie: pare proprio, infatti, che da quest’anno il limite dei 100 ml sia destinato a cadere. Ma perché?
Alla base della prossima soppressione del limite non vi è, certo, una ridotta attenzione per la sicurezza: anzi, tutt’altro.
Se, infatti, potremo smettere di misurare rigorosamente le quantità di liquidi che ci è concesso portare in cabina, sarà merito delle nuove tecnologie che proprio in questo periodo si stanno sperimentando in alcuni scali di tutto il mondo.
Ci riferiamo, in particolare, a una nuova tipologia di scanner di sicurezza.
Questi nuovi scanner si avvalgono della stessa tecnologia della TC (Tomografia Computerizzata), vale a dire dei raggi X.
Lo scopo, ovviamente, è fornire un’immagine più chiara possibile - oltre che tridimensionale - del contenuto delle valigie, dei trolley o dei borsoni dei viaggiatori e, quindi, anche dei liquidi trasportati.
La regola dei 100 ml risale addirittura al 2006, quando venne introdotta per fronteggiare il pericolo degli attacchi terroristici, all’epoca particolarmente frequenti.
Ma perché proprio 100 ml?
Perché le ricerche scientifiche in questo campo hanno evidenziato che, al di sotto di tale soglia, non è possibile costruire oggetti esplosivi (cosa che avverrebbe sull’aereo, ovviamente).
Invece sembra che la nuova tipologia di scanner sarà in grado di riconoscere i diversi liquidi, in maniera più efficace rispetto agli strumenti attuali, e grazie anche all’impiego dell’Intelligenza Artificiale.
Riassumendo: i nuovi scanner sono sicuramente un’ottima novità; ma perché venga soppresso il limite dei 100 ml è indispensabile la presenza del nuovo scanner non solo presso l’Hub di partenza, ma anche presso quello di destinazione e negli eventuali scali intermedi.
Ma qual è la situazione in Europa?
In realtà, nel vecchio continente il nuovo scanner è stato già messo alla prova, e da qualche tempo: ciò è accaduto in Irlanda, e precisamente nell’aeroporto di Shannon.
L’obiettivo è sicuramente quello di estendere l’uso dei nuovi scanner anche in altri scali, ma, al di là delle previsioni ottimistiche, la modernizzazione dei controlli sarà prevedibilmente un po’ meno rapida di quanto auspicato.
E in Italia?
Nel nostro Paese la situazione non è particolarmente rosea sotto il profilo della dotazione dei nuovi strumenti di sicurezza.
Infatti sono solo quattro gli aeroporti in cui vengono utilizzati gli scanner di cui parliamo in questo articolo: ovvero Milano Linate, Milano Malpensa (T1), Roma Fiumicino (T1) e Torino.
Dunque, per l’Italia anche quest’anno rimane invariato il limite dei 100 ml.
Attenzione, quindi: se avete programmato un volo, assicuratevi di rispettare i limiti di trasporto dei liquidi, se ancora vigenti, e - se contate sui nuovi scanner - accertatevi che essi siano effettivamente presenti in tutti gli aeroporti che toccherete col vostro viaggio.
Tuttavia, la distrazione è dietro l’angolo e c’è sempre il rischio di ritrovarsi ai controlli in aeroporto con una figuraccia e dei liquidi da buttare, se vogliamo partire.
Tanto più che il limite, com’è noto, è piuttosto esiguo: si tratta dei famosi 100 ml.
Su questo fronte ci sono, però, buone notizie: pare proprio, infatti, che da quest’anno il limite dei 100 ml sia destinato a cadere. Ma perché?
Alla base della prossima soppressione del limite non vi è, certo, una ridotta attenzione per la sicurezza: anzi, tutt’altro.
Se, infatti, potremo smettere di misurare rigorosamente le quantità di liquidi che ci è concesso portare in cabina, sarà merito delle nuove tecnologie che proprio in questo periodo si stanno sperimentando in alcuni scali di tutto il mondo.
Ci riferiamo, in particolare, a una nuova tipologia di scanner di sicurezza.
Questi nuovi scanner si avvalgono della stessa tecnologia della TC (Tomografia Computerizzata), vale a dire dei raggi X.
Lo scopo, ovviamente, è fornire un’immagine più chiara possibile - oltre che tridimensionale - del contenuto delle valigie, dei trolley o dei borsoni dei viaggiatori e, quindi, anche dei liquidi trasportati.
La regola dei 100 ml risale addirittura al 2006, quando venne introdotta per fronteggiare il pericolo degli attacchi terroristici, all’epoca particolarmente frequenti.
Ma perché proprio 100 ml?
Perché le ricerche scientifiche in questo campo hanno evidenziato che, al di sotto di tale soglia, non è possibile costruire oggetti esplosivi (cosa che avverrebbe sull’aereo, ovviamente).
Invece sembra che la nuova tipologia di scanner sarà in grado di riconoscere i diversi liquidi, in maniera più efficace rispetto agli strumenti attuali, e grazie anche all’impiego dell’Intelligenza Artificiale.
Riassumendo: i nuovi scanner sono sicuramente un’ottima novità; ma perché venga soppresso il limite dei 100 ml è indispensabile la presenza del nuovo scanner non solo presso l’Hub di partenza, ma anche presso quello di destinazione e negli eventuali scali intermedi.
Ma qual è la situazione in Europa?
In realtà, nel vecchio continente il nuovo scanner è stato già messo alla prova, e da qualche tempo: ciò è accaduto in Irlanda, e precisamente nell’aeroporto di Shannon.
L’obiettivo è sicuramente quello di estendere l’uso dei nuovi scanner anche in altri scali, ma, al di là delle previsioni ottimistiche, la modernizzazione dei controlli sarà prevedibilmente un po’ meno rapida di quanto auspicato.
E in Italia?
Nel nostro Paese la situazione non è particolarmente rosea sotto il profilo della dotazione dei nuovi strumenti di sicurezza.
Infatti sono solo quattro gli aeroporti in cui vengono utilizzati gli scanner di cui parliamo in questo articolo: ovvero Milano Linate, Milano Malpensa (T1), Roma Fiumicino (T1) e Torino.
Dunque, per l’Italia anche quest’anno rimane invariato il limite dei 100 ml.
Attenzione, quindi: se avete programmato un volo, assicuratevi di rispettare i limiti di trasporto dei liquidi, se ancora vigenti, e - se contate sui nuovi scanner - accertatevi che essi siano effettivamente presenti in tutti gli aeroporti che toccherete col vostro viaggio.