La Vice Presidente confederale Donatella Prampolini, Presidente della Commissione Sindacale di Confcommercio, ha espresso soddisfazione per l'intesa raggiunta, affermando che, al termine del lungo negoziato, sono certi "che il risultato del rinnovo del CCNL contribuirà a rafforzare le relazioni tra le parti e ad assicurare ad imprese e lavoratori condizioni di stabilità per il settore fino a marzo 2027".
Difatti, l'accordo era fortemente atteso e, anche se giunto dopo anni, porta buone novità dal punto di vista economico per chi lavora nel settore. Se rientri tra i 3 milioni di lavoratori coinvolti, ti consigliamo di proseguire nella lettura per scoprire quali aumenti sono stati previsti nel recente rinnovo del CCNL.
In primo luogo, viene previsto un aumento a regime di 240 euro al 4° livello, da riparametrare, comprensivo di quanto già riconosciuto con il Protocollo straordinario del dicembre 2022. La prima tranche di tale aumento di stipendio, pari a 70 euro, arriverà già con la busta paga di aprile 2024. Sono poi programmate le successive erogazioni sino al mese di febbraio 2027.
Ma non finisce qui! Infatti, oltre all'aumento salariale, nell'accordo è prevista altresì l'erogazione di un importo di 350 euro una tantum, a completamento del periodo di carenza contrattuale. In particolare, tale somma sarà erogata in due tranche di uguale importo (175 euro), rispettivamente a luglio 2024 e a luglio 2025.
Sempre in merito agli incrementi, le parti hanno previsto altresì un aumento dell’indennità annua della clausola elastica del part-time, che passa dagli attuali 120 euro annui a 155 euro annui.
Gli importi di cui si è parlato vanno naturalmente intesi come importi lordi.
Questi i principali aspetti dell'accordo di rinnovo del CCNL terziario, distribuzione e servizi.
Oltre a tali aumenti salariali, come riportato nel predetto comunicato della Confcommercio, sono stati affrontati altri importanti temi, tra cui l’aggiornamento e la revisione del sistema di classificazione, la nuova disciplina dei contratti a termine a seguito delle novità legislative intervenute, il richiamo alla centralità della formazione per la competitività delle imprese e per l’occupabilità dei lavoratori, l’attenzione ai temi della parità di genere e del contrasto alla violenza sulle donne, l’investimento sulla sanità integrativa.