In questi giorni, a causa del caldo record registrato in Italia, le città con bollino rosso sono ben 16: Bari, Cagliari, Campobasso, Catania, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Latina, Messina, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Rieti, Roma.
In questo periodo, anche i viaggi in auto possono diventare estenuanti, per il traffico vacanziero e per le ondate di calore, soprattutto quando il sole è ancora alto.
A molti, quindi, non basta aprire il finestrino, in particolare nelle giornate in cui non c'è traccia di venticello, e l'aria condizionata diventa una vera e propria necessità.
Ma, nella mia auto, sono libero di accenderla quando voglio?
Contrariamente a quello che potrebbe pensarsi, la risposta è no. Il Codice della Strada, infatti, prevede casi in cui accendere l'aria condizionata è vietato e sanzionato con multe molte salate, fino a 444 euro.
Scopriamo insieme quando conviene spegnerla, onde evitare di pentirsene amaramente!
La fonte del divieto è ovviamente il D.lgs. 30 aprile 1992, n. 285, ossia il Codice della Strada.
In particolare, l'art. 157, comma 7-bis del Codice della Strada vieta di tenere il motore acceso, durante la sosta del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l'impianto di condizionamento d'aria nel veicolo stesso.
Per chi commette tale violazione, è prevista la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 223 ad euro 444.
È sempre tale norma, inoltre, a fornirci la definizione di "sosta", anche al fine di distinguerla dalla fermata o dal semplice arresto.
In particolare, ai sensi dell'art. 157, comma 1, lettera c) del Codice della Strada, per "sosta" si intende la sospensione della marcia del veicolo protratta nel tempo, con possibilità di allontanamento da parte del conducente.
Si tratta del caso in cui chi guida può scendere dall'auto, diversamente dall'arresto, in cui la marcia si interrompe per esigenze della circolazione (ad esempio, se il semaforo è rosso), e dalla fermata, che consiste in una sospensione temporanea della marcia, anche in aree dove non è consentito sostare, per esigenze di breve durata (ad esempio, far salire o scendere una persona) e a condizione che il conducente non si allontani, dovendo essere pronto a rimettersi in moto.
Secondo la legge, quindi, se la macchina è ferma al punto da doversi considerare in sosta (anche se il conducente non è sceso dall'auto), il motore va necessariamente spento, e di conseguenza dovrà rinunciarsi al getto rinfrescante rilasciato dal sistema di condizionamento dell'aria.
Ma perché questo divieto?
Le ragioni sono da individuarsi nel tentativo di arginare l'inquinamento, che ha portato anche altre città europee ad adottare misure simili. Difatti, le automobili generalmente sono a motore termico che, da acceso, emette CO2.
Ma esiste, quindi, un modo per lasciare l'aria condizionata accesa, anche quando si è in sosta, senza incorrere in alcuna multa?
Ebbene sì. Difatti, il divieto previsto dall'art. 157, comma 7-bis del Codice della Strada, proprio perché previsto per ragioni ambientali, non si applica a chi guida auto elettriche.
Queste, come sappiamo, non sono dotate di un motore a combustione, ma elettrico, alimentato a batterie ricaricabili. Di conseguenza, anche il funzionamento dell'aria condizionata dipende dalla batteria, e non vi è motivo di vietarne l'accensione in caso di sosta, poiché non viene rilasciata anidride carbonica.
Se sei intenzionato ad acquistare un'auto elettrica, sappi che potrai tenere l'aria accesa quando desideri, senza dover temere multe salate!