Il rinnovo e il rilascio dell’attestazione ISEE dipendono interamente dai dati contenuti nella DSU, un documento con cui il contribuente fornisce informazioni essenziali sul proprio nucleo familiare e sulle situazioni reddituali e patrimoniali dei suoi componenti. Questi dati, infatti, costituiscono la base per calcolare il valore ISEE.
La DSU, nel dettaglio, fornisce indicazioni importanti sulla composizione familiare al momento della presentazione, ma i dati relativi a redditi e patrimoni si riferiscono a due anni prima. Per esempio, una DSU depositata il 7 giugno 2024 rifletterà la situazione familiare a quella data, mentre i redditi e i patrimoni considerati saranno quelli del 31 dicembre 2022.
Una volta calcolato tramite la DSU, l’ISEE è valido fino al 31 dicembre dello stesso anno, senza eccezioni. La scadenza è uniforme sia per DSU trasmesse a gennaio che a dicembre, indipendentemente dal periodo di utilizzo effettivo dell’attestazione.
Ad esempio, una DSU inviata il 2 gennaio 2024 produrrà un ISEE valido fino al 31 dicembre 2024. Allo stesso modo, una DSU presentata il 18 dicembre 2024 avrà la stessa scadenza, pur avendo un tempo limitato di utilizzo dell’attestazione.
La scadenza fissata al 31 dicembre obbliga i contribuenti a organizzarsi per rinnovare la DSU e, conseguentemente, l’ISEE per l’anno seguente, anche in vista del rinnovo dell’assegno unico per i figli a carico. L’ISEE 2025 sarà elaborato sui dati patrimoniali e reddituali del 2023, assicurando un calcolo che rispecchi fedelmente la situazione economica aggiornata.
Di particolare rilievo è la possibile esclusione dal calcolo dell’ISEE dei titoli di Stato fino a 50.000 euro, una misura già ipotizzata per il 2024, ma che potrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio 2025. Tale modifica rappresenterebbe un vantaggio significativo per molti contribuenti, abbassando il valore dell’ISEE e aumentando la platea dei beneficiari delle agevolazioni.
Data la scadenza a fine anno, è essenziale pianificare per tempo le operazioni di rinnovo. Ecco alcune raccomandazioni utili:
- aggiornare i dati del nucleo familiare: verificare che la composizione del nucleo familiare dichiarata nella DSU sia corretta alla data di presentazione. Qualsiasi modifica, come matrimoni, nascite o cambi di residenza, deve essere segnalata;
- preparare la documentazione necessaria: poiché i dati reddituali e patrimoniali si riferiscono a due anni prima, è fondamentale raccogliere tutte le informazioni relative al 2023, incluse attestazioni bancarie e postali;
- seguire gli aggiornamenti normativi: restare informati sulle novità legislative che potrebbero influire sul calcolo dell’ISEE, come l’esclusione dei titoli di Stato fino a 50.000 euro;
- presentare la DSU nei tempi giusti: per ottenere l’ISEE 2025, la DSU potrà essere inviata all’INPS direttamente o tramite CAF, utilizzando anche il modello precompilato disponibile sul sito dell’INPS, a partire da gennaio 2025.