Dell'ISEE corrente vi avevamo già parlato qui e, se ad inizio anno lo avete presentato, sappiate che vi tocca aggiornare la dichiarazione. Difatti, il modello ISEE corrente, aggiornato nella componente reddituale, scade dopo sei mesi dalla presentazione dello stesso. Per chi lo ha presentato ad inizio anno, quindi, nel mese di luglio bisognerà procedere al rinnovo.
Ricordiamo che l'ISEE corrente viene utilizzato per "fotografare" la situazione attuale di un nucleo familiare, al fine di accedere a benefici ed agevolazioni, dal momento che l’ISEE prende come riferimento redditi e patrimoni riferiti ai due anni precedenti. Ad esempio, per l’ISEE 2024, sono considerati i redditi percepiti dal nucleo familiare nel corso del 2022, così come patrimoni e giacenze medie dei conti correnti.
Naturalmente, però, in questo lungo periodo di tempo la situazione economica di un nucleo familiare può subire variazioni anche consistenti, ed ecco che entra in gioco l'ISEE corrente, che riporta un valore dell’attestazione quanto più possibile vicino a quello del momento in cui si presenta la DSU. Difatti, dopo la presentazione della DSU per presentare l’ISEE ordinario, può sorgere la necessità di richiedere l'ISEE corrente, che fa riferimento agli ultimi 12 mesi e non agli ultimi due anni, come invece l'ISEE ordinario.
Tendenzialmente, l'ISEE corrente risulta necessario quando vi è una variazione della situazione lavorativa, una variazione attinente a trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari che non rientrano nel calcolo dell’IRPEF, oppure quando vi è una variazione della situazione reddituale o della situazione patrimoniale del nucleo familiare.
Per approfondire i casi in cui si verificano tali variazioni, vi consigliamo di leggere qui.
Per quanto riguarda le scadenze del 2024, c'era tempo dal 1° gennaio al 31 marzo per aggiornare - ai fini dell’ISEE corrente - unicamente i redditi e non anche i patrimoni, mentre dal 1° aprile è possibile aggiornare anche solo i patrimoni, solo i redditi o contestualmente i patrimoni e i redditi.
Ricordiamo che l'ISEE corrente viene utilizzato per "fotografare" la situazione attuale di un nucleo familiare, al fine di accedere a benefici ed agevolazioni, dal momento che l’ISEE prende come riferimento redditi e patrimoni riferiti ai due anni precedenti. Ad esempio, per l’ISEE 2024, sono considerati i redditi percepiti dal nucleo familiare nel corso del 2022, così come patrimoni e giacenze medie dei conti correnti.
Naturalmente, però, in questo lungo periodo di tempo la situazione economica di un nucleo familiare può subire variazioni anche consistenti, ed ecco che entra in gioco l'ISEE corrente, che riporta un valore dell’attestazione quanto più possibile vicino a quello del momento in cui si presenta la DSU. Difatti, dopo la presentazione della DSU per presentare l’ISEE ordinario, può sorgere la necessità di richiedere l'ISEE corrente, che fa riferimento agli ultimi 12 mesi e non agli ultimi due anni, come invece l'ISEE ordinario.
Tendenzialmente, l'ISEE corrente risulta necessario quando vi è una variazione della situazione lavorativa, una variazione attinente a trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari che non rientrano nel calcolo dell’IRPEF, oppure quando vi è una variazione della situazione reddituale o della situazione patrimoniale del nucleo familiare.
Per approfondire i casi in cui si verificano tali variazioni, vi consigliamo di leggere qui.
Per quanto riguarda le scadenze del 2024, c'era tempo dal 1° gennaio al 31 marzo per aggiornare - ai fini dell’ISEE corrente - unicamente i redditi e non anche i patrimoni, mentre dal 1° aprile è possibile aggiornare anche solo i patrimoni, solo i redditi o contestualmente i patrimoni e i redditi.
Qualora, poi, si verifichi una nuova variazione per uno dei componenti del nucleo familiare, è necessario presentare un nuovo Isee corrente entro due mesi dall’inizio della variazione.
In merito alla validità dell’ISEE corrente, come abbiamo detto, nel caso sia aggiornato solo nella componente reddituale, tale validità è di soli 6 mesi.
Attualmente, quindi, è fondamentale rinnovare la DSU corrente, che si appresta a scadere.
Difatti, dopo la scadenza della DSU corrente, si considererà l'ISEE ordinario, con il rischio di perdere il riconoscimento di agevolazioni e benefici concessi.
Se avete quindi presentato l'ISEE corrente ad inizio anno, vi consigliamo di non aspettare altro tempo, in modo da non rischiare di perdere i benefici ricevuti.
Se avete quindi presentato l'ISEE corrente ad inizio anno, vi consigliamo di non aspettare altro tempo, in modo da non rischiare di perdere i benefici ricevuti.