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Evasione fiscale, in arrivo controlli incrociati tra bancomat e scontrini in attesa dello scontrino elettronico: cosa è

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Evasione fiscale, in arrivo controlli incrociati tra bancomat e scontrini in attesa dello scontrino elettronico: cosa è
Lotta all'evasione per i pagamenti con carta: arrivano i controlli incrociati
Il tema dei pagamenti con carta, si sa, è sempre molto dibattuto, anche perché, nonostante le normative in materia, capita ancora che in alcuni esercizi commerciali non sia possibile pagare tramite POS.
Ma, anche laddove tale strumento di pagamento viene regolarmente usato, ciò non significa che non vi possano essere problemi in tema di evasione fiscale. Difatti, non vi è certezza, per il Fisco, che gli esercenti vadano effettivamente a contabilizzare e dichiarare tutti gli scontrini che vengono emessi.
Fondamentalmente, anche laddove il pagamento è effettuato con moneta elettronica, l'Agenzia delle Entrate dovrà comunque basarsi su quanto dichiarato dal contribuente, che naturalmente potrebbe essere meno di quanto incassato. Questo perché, a differenza della fattura elettronica, non è previsto - al momento - un sistema di collegamento tra lo scontrino e l'Agenzia delle Entrate.

Stante tale situazione, il Governo vuole quindi attuare un sistema di controlli incrociati tra bancomat e scontrini, così da permettere al Fisco di controllare se, a fronte di un pagamento con carta, sia stato effettivamente emesso lo scontrino.

In questi giorni, dunque, è ritornato in auge il tema dello scontrino elettronico, che assicurerebbe la trasmissione immediata del dato all'Agenzia delle Entrate. Tale proposta, finalizzata a combattere l'evasione fiscale, era già stata avanzata da Draghi, ma all'epoca non fu votata dal Parlamento.
Il tema è però sempre scottante, e il Governo Meloni ha pensato difatti di tornare all'attacco sulla questione.

Al riguardo, nel Piano strutturale di bilancio, approvato pochi giorni fa, si legge l'impegno a effettuare un pieno collegamento delle informazioni derivanti dai pagamenti elettronici e dal registro dei corrispettivi. Il tutto è finalizzato a potenziare tracciabilità, tempestività e capillarità delle informazioni trasmesse dagli operatori all’amministrazione e a contrastare l’evasione fiscale derivante da omessa dichiarazione.
Ci si prepara quindi ad attuare effettivamente un incrocio dei dati, che permetterebbe, in tal modo, di contrastare appunto l'evasione, ma non solo. Difatti, così potrebbero essere scovati anche i casi di riciclaggio, che si verificano laddove, al contrario dei casi di evasione, l'esercente dichiara importi elevati a fronte di pochi scontrini emessi.

Le intenzioni ci sono, e lo scontrino elettronico sembra destinato a divenire realtà. Non ci resta che attendere le novità e gli sviluppi in materia.


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