Il responsabile del rincaro è un algoritmo, di cui sentiamo spesso parlare. Essenzialmente, è il sistema di intelligenza artificiale che, in base anche all'interesse verso determinate tratte, e analizzando vari elementi, quali le ricerche fatte, i file salvati sul dispositivo che usiamo in quel momento, nonché la geolocalizzazione, ci propone i prezzi, di solito aumentandoli... sempre di più. In pratica, ogni volta che si torna sul sito per verificare se la tariffa è variata, il sistema (l'algoritmo) registra il forte interesse alla tratta di volo in oggetto e... aumenta il prezzo.
Facendo una rapida ricerca on-line, immaginando di voler partire da Roma nella settimana di ferragosto, ad esempio, si parte da un minimo di 320 euro circa, a persona, per raggiungere le isole della Grecia; da un minimo di 170 euro circa, sempre a persona, per alcune mete della Sardegna, come Olbia o Cagliari. Una famiglia può arrivare a spendere anche mille euro e solo per i voli!
E la situazione diventa ancora più preoccupante se ci si avvede che basta vedere i prezzi dopo qualche ora, o semplicemente cambiare dispositivo, per riscontrare un aumento degli stessi.
In difesa dei consumatori è intervenuta l'ENAC, l'Ente nazionale per l'aviazione civile, che preme per un intervento legislativo che, da un lato, consenta ad un'autorità di effettuare il controllo su domanda e offerta e, dall'altro, vada soprattutto nel senso di una pubblicazione anticipata dei prezzi. In particolare, con un prezzo preventivamente fissato e reso noto, questo non potrebbe variare in base all'algoritmo, e quindi trasformarsi in un prezzo cucito ad personam sul potenziale acquirente, in base alla sua posizione geografica e alle ricerche svolte on-line.
Che l'argomento dei prezzi folli per i biglietti aerei sia di centrale importanza per il Governo lo ha confermato anche Salvini, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, il quale, nel corso del question time alla Camera, ha specificato di star ragionando, unitamente ad Urso, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, sull'inasprire le sanzioni per le pratiche commerciali scorrette.
In particolare, il Ministro Salvini ha affermato che è in corso un'indagine da parte dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che dovrebbe concludersi entro fine anno, e da cui, allo stato, sembra essere emersa l'assenza di legame tra il rincaro dei prezzi e l'aumento dei costi per i carburanti. Nel mentre, l'ENAC è al lavoro per individuare un algoritmo che spieghi le alterazioni.
Tuttavia, secondo il Codacons, sempre pronto ad agire a tutela dei consumatori, i tempi non sarebbero sufficientemente celeri. Il Presidente Carlo Rienzi, difatti, auspica, nell'attesa di risposte dall'Autorità Garante a seguito di un esposto presentato dall'associazione, che il Governo e l'ENAC si attivino al fine di contrastare con ogni mezzo possibile le pratiche commerciali scorrette.
Non ci resta che attendere tempi migliori per viaggiare, continuando comunque a monitorare i prezzi dei voli, in cerca di qualche offerta. Anche per le tempistiche del nostro paese, è difficile che si pervenga ad una soluzione entro il finire dell'estate, ma si spera che al più presto volare non costi più così caro.