A Roma sono stati scoperti oltre 12.000 Bed and Breakfast abusivi verificando tramite i siti online. Il dipartimento del Turismo del Campidoglio ha fatto un controllo incrociato tra le strutture realmente registrate e quelle presenti sulle piattaforme online. Il risultato ha fatto emergere migliaia di strutture abusive (12.171 per la precisione), tra bed and breakfast, case vacanze e appartamenti pubblicizzati sulle varie piattaforme online.
I dati del Comune hanno rilevato, inoltre, un incremento del 22% delle strutture regolari. Dalle 17.940 strutture extralberghiere in regola nel 2019, ve ne sono circa 22.828 nel 2023. Probabilmente questi numeri sono dovuti al Giubileo 2025, che vedrà Roma invasa da milioni di pellegrini provenienti da tutto il mondo (per la precisione si attendono circa 30 milioni di fedeli). Quale miglior occasione per rimodernare il proprio appartamentino e trasformarlo in una casa vacanze!
Il bed and breakfast abusivo comporta una grave perdita per il Comune in quanto non vengono pagate le tasse di soggiorno dagli ospiti. Secondo i dati del Comune gli abusivi avrebbero evaso tra i 20 e i 40 milioni di euro di tasse, con una perdita di importo corrispondente per le casse romane.
Inoltre, la presa di assalto delle abitazioni del centro storico della Capitale da qualche tempo sta destando le ire dei comitati di quartiere. La presidente dell’Associazione abitanti centro storico, Viviana Di Capua, lamenta al Corriere della sera: “La situazione è drammatica. I palazzi sono presi d’assalto e non si fa nulla per preservare la residenzialità, a differenza di quanto avviene in altre capitali europee. Si sta attentando alla nostra vita quotidiana e al nostro essere comunità”.
L’assessore del Turismo Alessandro Onorato promette maggiori controlli sulla città per una più pacifica convivenza tra turisti e locali.
Cosa rischia il Bed and Breakfast abusivo?
Nonostante vi siano molte strutture extralberghiere abusive in Italia, la legge prevede sanzioni salate per l’abusivismo. In realtà l’esercizio di dell’attività di B&B è disciplinato da normative regionali. Gli illeciti contestabili sono quasi tutti di natura amministrativa e a questi corrispondono sanzioni pecuniarie inflitte direttamente dalle regioni, nei casi di:
I dati del Comune hanno rilevato, inoltre, un incremento del 22% delle strutture regolari. Dalle 17.940 strutture extralberghiere in regola nel 2019, ve ne sono circa 22.828 nel 2023. Probabilmente questi numeri sono dovuti al Giubileo 2025, che vedrà Roma invasa da milioni di pellegrini provenienti da tutto il mondo (per la precisione si attendono circa 30 milioni di fedeli). Quale miglior occasione per rimodernare il proprio appartamentino e trasformarlo in una casa vacanze!
Il bed and breakfast abusivo comporta una grave perdita per il Comune in quanto non vengono pagate le tasse di soggiorno dagli ospiti. Secondo i dati del Comune gli abusivi avrebbero evaso tra i 20 e i 40 milioni di euro di tasse, con una perdita di importo corrispondente per le casse romane.
Inoltre, la presa di assalto delle abitazioni del centro storico della Capitale da qualche tempo sta destando le ire dei comitati di quartiere. La presidente dell’Associazione abitanti centro storico, Viviana Di Capua, lamenta al Corriere della sera: “La situazione è drammatica. I palazzi sono presi d’assalto e non si fa nulla per preservare la residenzialità, a differenza di quanto avviene in altre capitali europee. Si sta attentando alla nostra vita quotidiana e al nostro essere comunità”.
L’assessore del Turismo Alessandro Onorato promette maggiori controlli sulla città per una più pacifica convivenza tra turisti e locali.
Cosa rischia il Bed and Breakfast abusivo?
Nonostante vi siano molte strutture extralberghiere abusive in Italia, la legge prevede sanzioni salate per l’abusivismo. In realtà l’esercizio di dell’attività di B&B è disciplinato da normative regionali. Gli illeciti contestabili sono quasi tutti di natura amministrativa e a questi corrispondono sanzioni pecuniarie inflitte direttamente dalle regioni, nei casi di:
- esercizio abusivo dell’attività;
- superamento della capacità ricettiva consentita;
- somministrazione di alimenti o bevande non consentiti o contrari alle vigenti norme igienico sanitarie;
- applicazione di prezzi diversi da quelli comunicati;
- omessa esposizione delle informazioni obbligatorie (tabella dei prezzi, copia Scia, eventuale marchio regionale o classificazione assegnata).
Le sanzioni sono varie e possono cambiare su base regionale, tuttavia una normativa generale è prevista dal Codice del Turismo con il D.Lgs. n. 79/2011. In linea generale, per l’esercizio abusivo dell’attività si rischia una multa che può arrivare sino a 15.000 euro. Per il mancato rispetto della classificazione della struttura, sono previste sanzioni sino a 7.000 euro. Per il superamento della capacità ricettiva consentita la sanzione può arrivare anche a 4.000 euro. Per quanto riguarda la mancata comunicazione di inizio attività (ovvero la presentazione della SCIA) è prevista una sanzione di 516 euro, oltre che la cessazione dell’attività.
Vi sono poi le sanzioni per mancata comunicazione al Comune dei nominativi degli ospiti, per l’evasione della tassa di soggiorno, che possono arrivare a 6.000 euro.