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Condominio, attento a non accumulare debiti: adesso scatta il decreto ingiuntivo obbligatorio per recuperare le somme

Condominio, attento a non accumulare debiti: adesso scatta il decreto ingiuntivo obbligatorio per recuperare le somme
Se un condomino si rivela moroso e non paga le rate condominiali, l'amministratore è tenuto ad attivare la speciale procedura per decreto ingiuntivo. Scopriamo come funziona e perché è utile a soddisfare i creditori
L’associazione degli amministratori di immobili Anammi ha anticipato che, nel primo semestre del 2025, il ritardo nei pagamenti delle spese condominiali crescerà del 20%. Un trend negativo che non costituisce una novità, se consideriamo i rincari energetici degli ultimi anni, che hanno gravato sui bilanci mensili di moltissimi nuclei familiari.

Ma cosa fare contro i casi di morosità? Come salvare i conti condominiali?
Ebbene, a seguito della riforma del condominio, oggi il Codice Civile prevede la procedura per decreto ingiuntivo: ad attivarla è l'amministratore dell'edificio, che - come previsto dal nono comma dell'art. 1129 del c.c., modificato dalla legge n. 220 del 2012 - entro 6 mesi dalla data di chiusura dell'esercizio, nel quale il credito esigibile è compreso, dovrà agire per la riscossione coattiva delle somme dovute.

Il recupero forzato dei crediti non è - quindi - una mera possibilità, ma un obbligo professionale gravante sull'amministratore, sempre che l'adunanza dei condomini non lo esoneri espressamente, dice la legge. La speciale procedura è la stessa considerata nel primo comma dell’art. 63 delle disp. att. c.c., secondo cui "per la riscossione dei contributi in base allo stato di ripartizione approvato dall'assemblea, l'amministratore, senza bisogno di autorizzazione di questa, può ottenere un decreto di ingiunzione immediatamente esecutivo".

Come intuibile, la procedura per decreto ingiuntivo, contro i morosi che non pagano le rate condominiali, è utile agli altri condomini che hanno regolarmente versato il dovuto, perché tutela la stabilità finanziaria del condominio e garantisce l’equità nella ripartizione delle spese.

Ecco in sintesi come funziona:
  • l'amministratore, per il tramite del legale di fiducia, si rivolge direttamente al tribunale affinché il giudice emetta un decreto immediatamente esecutivo;
  • tale decreto consente al creditore di conseguire una tutela in tempi più veloci rispetto a quelli di un processo ordinario, in quanto il magistrato competente farà una valutazione sommaria, senza contraddittorio con il debitore, circa l’esistenza del credito;
  • per l'emissione del provvedimento, è necessario che il diritto del creditore sia evidente. In particolare, occorre che la somma per la quale è richiesto il decreto sia liquida ed esigibile e che il creditore dia prova scritta del credito;
  • emesso il decreto, questo viene notificato al debitore, che può presentare opposizione entro 40 giorni iniziando una causa vera e propria;
  • il decreto è immediatamente esecutivo, nonostante l'eventuale opposizione e il relativo giudizio. Perciò consente di pignorare subito i beni del condomino moroso (procedura di esecuzione forzata).
Inoltre, come prevede l'art. 63 delle Disposizioni per l'attuazione del Codice Civile, ai fini della riscossione dei contributi in base allo stato di ripartizione approvato dall'assemblea, l'amministratore può chiedere il decreto ingiuntivo senza bisogno di specifica autorizzazione dell'adunanza. Infatti, come detto sopra, il compito rientra nel novero dei suoi doveri professionali. Egli dovrà altresì comunicare ai creditori insoddisfatti che glielo chiedano - ad es. i fornitori di servizi di pulizia, dell'energia elettrica per le parti comuni o le aziende che hanno compiuto opere di ristrutturazione straordinaria - i dati del condomino o dei condomini morosi.

Infine, come indica il citato art. 63 al secondo comma, i creditori non potranno agire nei confronti degli obbligati in regola con i pagamenti, se non dopo l'escussione degli altri condomini, cioè dopo aver tentato di recuperare il credito da chi non è in regola con i pagamenti.

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