Hai un figlio a cui, magari dopo molte insistenze, hai dovuto comprare il cellulare? Sei un genitore preoccupato di quel che può trovare navigando on line? Non sai come tenerlo sotto controllo, nell'era dei social network e degli smartphone? Ebbene, dal 21 novembre 2023 dovresti avere meno preoccupazioni, perché, se hai un figlio minore, non gli sarà concesso visitare, dal proprio cellulare, determinati siti.
Ebbene sì, l'immenso mondo della rete verrà un po' ristretto per gli under 18, ai quali, a partire dal 21 novembre 2023, non sarà più consentito navigare su siti appartenenti ad otto categorie, ritenute pericolose o comunque non appropriate a minori.
Tutto ciò per effetto della delibera 9/23/CONS dell'AGCOM (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni), che adotta linee guida finalizzate all'attuazione dell'art. 7-bis del d.l. 30 aprile 2020, n. 28, in materia di "sistemi di protezione dei minori dai rischi del cyberspazio".
In particolare, l’art. 7-bis del d.l. n. 28/2020 dispone quanto segue: “1. I contratti di fornitura nei servizi di comunicazione elettronica disciplinati dal codice di cui al decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259, devono prevedere tra i servizi preattivati sistemi di controllo parentale ovvero di filtro di contenuti inappropriati per i minori e di blocco di contenuti riservati ad un pubblico di età superiore agli anni diciotto;
2. I servizi preattivati di cui al comma 1 sono gratuiti e disattivabili solo su richiesta del consumatore, titolare del contratto;
3. Gli operatori di telefonia, di reti televisive e di comunicazioni elettroniche assicurano adeguate forme di pubblicità dei servizi preattivati di cui al comma 1 in modo da assicurare che i consumatori possano compiere scelte informate;
4. In caso di violazione degli obblighi di cui al presente articolo, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ordina all'operatore la cessazione della condotta e la restituzione delle eventuali somme ingiustificatamente addebitate agli utenti, indicando in ogni caso un termine non inferiore a sessanta giorni entro cui adempiere”.
In realtà, sulla base di tale norma, le società di telefonia avrebbero dovuto, già dal 2020, assicurare agli utenti servizi di parental control gratuiti, ma ciò non è avvenuto, e l'Agcom è dovuta intervenire.
Del resto, siamo in Italia: poteva mai funzionare qualcosa al primo colpo?
In seguito alla delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, i servizi che bloccano in automatico, sulle SIM card intestate a minori, l'accesso a siti pericolosi, dovranno essere pre-attivati gratuitamente al momento dell’acquisto di una scheda.
Badate bene, ciò avverrà solo se la SIM è intestata a un under 18.
Per i maggiorenni, il blocco potrà essere richiesto successivamente.
Ma su quali siti, concretamente, i minori non potranno più navigare?
Nella delibera dell'Agcom, in particolare, in merito al parental control, si fa riferimento a siti appartenenti alle seguenti categorie:
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contenuti per adulti;
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gioco d'azzardo e scommesse;
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armi;
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violenza;
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odio e discriminazione;
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promozione di pratiche che possono danneggiare la salute alla luce di consolidate conoscenze mediche (ad esempio siti che promuovono l'anoressia o la bulimia, o l'uso di sostanze illegali, di alcol e tabacco);
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anonymizer (siti che forniscono strumenti e modalità per rendere l’attività online irrintracciabile);
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sette (siti che promuovono o che offrono metodi, mezzi di istruzione o altre risorse per influire su eventi reali attraverso l'uso di incantesimi, maledizioni, poteri magici o esseri soprannaturali).
Ma i genitori potranno davvero stare più tranquilli?
Sì e no. Sicuramente, si tratta di un passo avanti importante per tutelare l'attività dei minori online, ma bisogna anche considerare che non necessariamente le SIM sono intestate agli under 18. Al contrario, spesso sono intestate ai loro genitori, e quindi tali servizi di parental control non verrebbero automaticamente pre-attivati.
Inoltre, la stretta dell'Agcom, in ogni caso, non può riguardare la pubblicità che tali siti possono farsi su altri canali, in primis i social network, che costituiscono, si sa, il maggiore pericolo per i minori.
Non ci resta che attendere i risvolti concreti di questa iniziativa.
Infine, vi segnaliamo che, per disattivare il servizio, raggiunta la maggiore età, occorrerà fare domanda al proprio operatore a mezzo SPID, tramite un pin fornito via sms, autenticandosi nell'area riservata del sito del proprio operatore telefonico, oppure tramite Otp (one time password), valida una sola volta, che viene inviata tramite mail o sms.
Parimenti, con tali modalità potrà richiedersi l’attivazione del parental control sulle SIM intestate ai maggiorenni.