L’Assegno Unico Universale è stato creato per razionalizzare e accorpare le precedenti misure di sostegno familiare; esso rappresenta un supporto economico indispensabile per le famiglie con figli a carico. Vediamo quali sono i cambiamenti - previsti per il 2025 - che riguarderanno le famiglie italiane.
Tra le modifiche più rilevanti figura l’accesso al Bonus Nido, un aiuto economico riservato ai genitori che scelgono di iscrivere i propri figli a strutture per l’infanzia, come asili nido e micronidi. Il contributo mira a contenere i costi di questi servizi e a promuovere un migliore equilibrio tra lavoro e famiglia.
Fino al 2024, il valore dell’Assegno Unico veniva incluso nel calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), uno strumento determinante per stabilire l’accesso a diverse prestazioni sociali, incluso il Bonus Nido. Ciò comportava che un Assegno Unico più elevato determinava un aumento dell’ISEE, escludendo così alcune famiglie dall’accesso al Bonus Nido, nonostante il loro reale bisogno economico.
Con la Legge di Bilancio 2025, questo meccanismo viene rivisto: l’Assegno Unico non sarà più considerato ai fini del calcolo dell’ISEE per il Bonus Nido. Vari sono i benefici derivanti da tale cambiamento, tra cui:
Tra le modifiche più rilevanti figura l’accesso al Bonus Nido, un aiuto economico riservato ai genitori che scelgono di iscrivere i propri figli a strutture per l’infanzia, come asili nido e micronidi. Il contributo mira a contenere i costi di questi servizi e a promuovere un migliore equilibrio tra lavoro e famiglia.
Fino al 2024, il valore dell’Assegno Unico veniva incluso nel calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), uno strumento determinante per stabilire l’accesso a diverse prestazioni sociali, incluso il Bonus Nido. Ciò comportava che un Assegno Unico più elevato determinava un aumento dell’ISEE, escludendo così alcune famiglie dall’accesso al Bonus Nido, nonostante il loro reale bisogno economico.
Con la Legge di Bilancio 2025, questo meccanismo viene rivisto: l’Assegno Unico non sarà più considerato ai fini del calcolo dell’ISEE per il Bonus Nido. Vari sono i benefici derivanti da tale cambiamento, tra cui:
- maggiore inclusione: più famiglie potranno accedere al Bonus Nido, anche con un ISEE leggermente sopra la soglia stabilita, ampliando la platea dei beneficiari;
- procedure semplificate: escludendo l’Assegno Unico dal calcolo ISEE, si riduce la complessità burocratica per ottenere il Bonus Nido;
- sostegno alla conciliazione lavoro-famiglia: agevolando l’accesso al Bonus Nido, si incentivano politiche che favoriscono l’integrazione delle donne nel mercato del lavoro.
Un’altra innovazione significativa è rappresentata dalla “Carta per i nuovi nati”, prevista dal testo della Legge di Bilancio 2025.
Questo contributo di 1.000 euro è riservato ai bambini che nasceranno nel 2025 e alle famiglie con un ISEE non superiore a 40.000 euro. Il bonus, unitamente all’Assegno Unico, rappresenta un ulteriore sostegno economico, particolarmente utile ad affrontare le spese iniziali legate alla nascita di un figlio.
In totale, sommando i vari aiuti, le famiglie con bambini nati nel 2025 potranno beneficiare di un sostegno complessivo fino a 4.600 euro, rappresentando un aiuto concreto per affrontare le prime esigenze di un neonato.
Inoltre, una ulteriore modifica riguarda gli aggiornamenti annuali dell’importo del bonus e l’indicizzazione all’inflazione. Infatti, l’importo dell’Assegno Unico sarà aggiornato ogni anno per tenere conto dell’inflazione e delle variazioni dell’ISEE, garantendo che il beneficio mantenga il suo valore reale nel tempo. L’importo del bonus varia in base a diversi parametri, tra cui:
Questo contributo di 1.000 euro è riservato ai bambini che nasceranno nel 2025 e alle famiglie con un ISEE non superiore a 40.000 euro. Il bonus, unitamente all’Assegno Unico, rappresenta un ulteriore sostegno economico, particolarmente utile ad affrontare le spese iniziali legate alla nascita di un figlio.
In totale, sommando i vari aiuti, le famiglie con bambini nati nel 2025 potranno beneficiare di un sostegno complessivo fino a 4.600 euro, rappresentando un aiuto concreto per affrontare le prime esigenze di un neonato.
Inoltre, una ulteriore modifica riguarda gli aggiornamenti annuali dell’importo del bonus e l’indicizzazione all’inflazione. Infatti, l’importo dell’Assegno Unico sarà aggiornato ogni anno per tenere conto dell’inflazione e delle variazioni dell’ISEE, garantendo che il beneficio mantenga il suo valore reale nel tempo. L’importo del bonus varia in base a diversi parametri, tra cui:
- numero di figli: con un numero maggiore di figli l’importo aumenta;
- età dei figli: l’importo può essere diverso a seconda dell’età;
- ISEE: determina le fasce di reddito e l’importo massimo.
Ad esempio, l’adeguamento per l’aumento del costo della vita ha comportato una rivalutazione del 5,4% degli importi. Il messaggio INPS n. 572 dell’8 febbraio 2024 ha comunicato le nuove soglie ISEE applicabili:
- ISEE sotto i 17.090,61 euro: importo massimo di 199,4 euro;
- ISEE oltre i 45.574,96 euro: importo massimo di 57 euro.