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Assegno di Inclusione, niente sussidio in gravidanza e niente arretrati: ecco perché e cosa devi sapere

Assegno di Inclusione, niente sussidio in gravidanza e niente arretrati: ecco perché e cosa devi sapere
Si può ottenere l’ADI durante la gravidanza? Vediamo insieme presupposti e limiti del sussidio
Uno dei dubbi delle donne in gravidanza quanto all'erogazione dell'Assegno di inclusione (ADI) riguarda la possibilità di ottenerlo prima della nascita del figlio. L'interrogativo sorge poiché altri tipi di sussidi, come ad esempio l'Assegno unico di inclusione (AUU), sono accessibili già dal settimo mese di gravidanza.

Prima di rispondere all'interrogativo, è opportuna una breve premessa su tali sussidi e sulla loro disciplina giuridica.
L'Assegno unico di inclusione (AUU) è disciplinato dal d.lgs. n. 13 del 17 marzo 2021, che ha introdotto un unico assegno per le famiglie con figli a carico, sostituendo di fatto le misure di sostegno preesistenti.
Le famiglie possono richiedere l'AUU se hanno figli minori a carico o figli maggiorenni che frequentano corsi di formazione o sono impegnati in attività lavorative che producono redditi limitati. La domanda può essere presentata online tramite il portale dell'INPS.
L’erogazione dell’AUU è di competenza dell'INPS e avviene tramite trasferimento diretto su conto corrente bancario o postale del beneficiario.
L'importo dell’assegno unico varia in base al reddito del nucleo familiare e al numero dei figli a carico. Sono inoltre previste maggiorazioni per famiglie numerose o per genitori con figli disabili.

L'Assegno di inclusione (ADI) è disciplinato dal d.lgs. n. 4 del 14 gennaio 2019. Questa misura è volta a fornire un sostegno economico a soggetti in particolari condizioni di difficoltà economica e sociale, al fine di migliorarne l'inclusione sociale e il benessere economico.
La domanda di accesso a tale sussidio può essere presentata presso gli uffici competenti dell'INPS.
L'importo dell'ADI varia in base alla composizione del nucleo familiare, alle condizioni specifiche del beneficiario e al reddito familiare calcolato in base all'ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente).
Esso è riservato ai nuclei familiari che includano al loro interno:
minori;
over 60;
disabili;
donne vittime di violenza;
soggetti svantaggiati.
La nascita di un figlio, in presenza dei requisiti richiesti, determina ovviamente il diritto, in capo al richiedente, di ottenere l’Assegno di inclusione.
Tuttavia, l’accesso al sussidio è precluso durante la gravidanza, anche nel trimestre finale, in quanto è necessario che il bambino nasca.
Si dovrà quindi attendere la nascita del piccolo e, dopo aver registrato il suo codice fiscale, sarà possibile chiedere l’assegno di inclusione.

Quanto alla procedura, come visto, una volta che il bambino sarà nato e riconosciuto, sarà possibile chiedere l’assegno di inclusione. Il piccolo dovrà però essere in possesso di Codice fiscale con tessera sanitaria, affinché sia possibile inserire il suo codice fiscale all’interno della procedura di domanda per l’ottenimento dell’assegno di inclusione.
Il codice fiscale viene assegnato automaticamente al momento della registrazione della nascita, quando i genitori si recano all’anagrafe. Infatti, il codice fiscale viene attribuito dai Comuni ai neonati, al momento della prima iscrizione nei registri d’anagrafe della popolazione residente, attraverso il sistema telematico di collegamento con l’Anagrafe tributaria. In seguito, i dati vengono trasmessi all’Agenzia delle Entrate, che provvederà a generare la tessera sanitaria.

Di solito il Codice Fiscale viene rilasciato immediatamente in formato cartaceo. Per l’ottenimento della tessera, invece, essa viene spedita all'indirizzo di residenza dopo circa 30 giorni.
Dal 2011, infatti, la Tessera sanitaria è abbinata al codice fiscale. Ne deriva che la procedura appena descritta sarà utile ad ottenere il codice fiscale-tessera sanitaria.
Con riferimento ai neonati, però, la tessera è valida per un solo anno (e non 6 come per gli altri cittadini). Nel momento in cui il neonato viene iscritto nei registri del Servizio Sanitario Nazionale, verrà inviata automaticamente, presso la residenza dello stesso, una nuova tessera sanitaria avente validità di 6 anni.


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