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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8516 del 19 ottobre 1994
«Ai sensi dell'art. 42 c.p.c. — secondo cui la sentenza che, pronunciando sulla competenza, non decide il merito della causa, può essere impugnata solo con regolamento (necessario) di competenza — la locuzione «decisione sul merito della causa» va...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9705 del 17 novembre 1994
«Con riguardo a liquidazione coatta amministrativa di compagnia di assicurazione, il trattamento di favore riconosciuto al credito del lavoratore dipendente – per effetto della declaratoria d'incostituzionalità (Corte cost. sent. n. 204 del 1989)...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12061 del 22 novembre 1995
«Tuttavia la nullità della sentenza derivante — così come da un'omessa lettura del dispositivo — da una lettura irrituale per la mancata presenza di uno dei giudici, non può essere dichiarata — per l'operare della sanatoria di cui all'art. 156...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12602 del 7 dicembre 1995
«Nel caso in cui uno dei soccombenti in primo grado notifichi alla parte vittoriosa un atto di appello privo di procura ad litem e notifichi identico atto, contenente valida procura, all'altro soccombente, tale mandato non sana la carenza di jus...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2877 del 13 marzo 1995
«Conseguentemente, una volta che siano stati indicati come causa della malattia specifici fattori patogeni connessi alle caratteristiche dell'attività lavorativa, e sull'effettività e incidenza di tali caratteristiche si sia esercitato il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 398 del 13 gennaio 1995
«Il principio generale secondo cui lo ius superveniens che introduca una nuova disciplina del rapporto in contestazione è rilevabile, anche d'ufficio, in ogni stato e grado del processo incontra nel giudizio di legittimità le limitazioni connesse...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4149 del 11 aprile 1995
«Le norme disciplinanti la notificazione degli atti alle amministrazioni dello Stato sono applicabili anche agli enti pubblici non statali (nella specie, Inpdap, gestione ex Enpas) ed a quelli sovvenzionati dallo Stato, abilitati a fruire del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5526 del 19 maggio 1995
«La parte che con ricorso per cassazione denunzi sotto il profilo del difetto di motivazione l'interpretazione del contratto collettivo da parte del giudice di merito in ordine all'inquadramento di determinate mansioni in una certa qualifica ha...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5689 del 24 maggio 1995
«Anche nei confronti degli enti pubblici non difesi dall'Avvocatura dello Stato, costituiti in giudizio, il termine breve per proporre l'impugnazione – ivi compresa quella di cui all'art. 362 c.p.c. – decorre dalla notificazione della decisione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 89 del 4 gennaio 1995
«Ai sensi dell'art. 230 bis cod. civ., la concreta collaborazione del partecipante all'impresa familiare - istituto la cui costituzione non può essere automatica, senza alcuna volontà degli interessati, ma al contrario, quando non avvenga mediante...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1404 del 22 febbraio 1996
«Tuttavia, nel caso in cui l'istanza di regolamento di competenza e l'atto di opposizione risultino essere stati notificati nella stessa data, la situazione di incompatibilità logica e di conseguente necessaria alternativa fra i due procedimenti è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1981 del 11 marzo 1996
«Ne consegue che il ricorso per cassazione erroneamente proposto in via ordinaria si converte in ricorso per regolamento di competenza quando sia tempestivo rispetto al termine di cui all'art. 47, secondo comma, c.p.c. e sia stato formulato in modo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6260 del 9 luglio 1996
«Poiché nei procedimenti in materia di lavoro, in caso di contrasto tra dispositivo letto in udienza e motivazione, il dispositivo – immodificabile – viene ad essere privo della necessaria motivazione, la sentenza va annullata anche di ufficio da...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11110 del 10 novembre 1997
«Per effetto dell'art. 5 del c.p.c., nella formulazione introdotta con l'art. 2 della legge n. 353 del 1990, secondo cui i mutamenti non solo dello stato di fatto ma anche normativi non incidono sulla competenza, così come determinata dallo stato...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2739 del 27 marzo 1997
«La statuizione pronunciata dalle Sezioni Unite della Corte di cassazione sul ricorso proposto ai sensi dell'art. 41 c.p.c. per il regolamento preventivo di giurisdizione costituisce giudicato con efficacia vincolante nel processo nel corso del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 696 del 23 gennaio 1997
«L'accertamento tecnico preventivo in tanto può essere assunto nell'ambito dei giudizi conservativi di cui al primo comma dell'art. 2943 c.c. in quanto si strutturi come atto strumentale all'esercizio del diritto in prescrizione, ossia sia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10514 del 22 ottobre 1998
«Gli obblighi di correttezza e buona fede che, nel rapporto di lavoro, hanno la funzione di salvaguardare l'interesse della controparte alla prestazione dovuta e all'utilità che la stessa le assicura, imponendo una serie di comportamenti di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11341 del 10 novembre 1998
«Qualora la procura speciale a resistere al ricorso per cassazione sia stata rilasciata da un soggetto a sua volta munito di procura speciale per il compimento del suddetto atto è necessario che l'interessato produca – almeno in copia – tale ultima...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12018 del 26 novembre 1998
«In tema di riconoscimento di figli naturali, l'indagine sulla legittimità del rifiuto del consenso al secondo riconoscimento opposto dal tutore del minore (nominato a seguito della morte del genitore che aveva per primo riconosciuto il figlio) va...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4738 del 11 maggio 1998
«Tale, generale principio è applicabile, oltre che nei casi di nullità stricto sensu della clausola compromissoria, anche in quelli di vizi comunque influenti sulla operatività di detta clausola, potendosi legittimamente invocare l'inesistenza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5743 del 10 giugno 1998
«Nell'ipotesi in cui al difensore che, esercitando fuori distretto, abbia eletto domicilio nel luogo ove ha sede l'autorità adita e competente a norma dell'art. 82 R.D. n. 37 del 1934, sia stato notificato l'atto d'appello a mani proprie, ancorché...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11332 del 9 ottobre 1999
«La partecipazione agli utili per la collaborazione prestata nell'impresa familiare, ai sensi dell'art. 230 bis c.c., va determinata sulla base degli utili non ripartiti al momento della sua cessazione, nonché dell'accrescimento della produttività...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1237 del 15 febbraio 1999
«La sospensione del processo contemplata dall'art. 295 c.p.c. per l'ipotesi in cui la decisione dipenda dalla definizione di una diversa causa implicando la collocazione del processo in uno stato di quiescenza fino al momento della conclusione di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12538 del 12 novembre 1999
«Ne discende che, in un giudizio di opposizione avverso un lodo arbitrale straniero iniziato successivamente all'entrata in vigore della suddetta legge, erroneamente la corte d'appello avanti alla quale è stata proposta l'opposizione, reputa...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13426 del 2 dicembre 1999
«In sede di decisione – successivamente al 2 giugno 1999 – sull'istanza di regolamento di competenza d'ufficio sollevata da un pretore del lavoro, adito in riassunzione, relativamente ad una controversia, sulla quale il tribunale, originariamente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14722 del 30 dicembre 1999
«Ai fini del rapporto di parasubordinazione – che l'art. 409 n. 3 c.p.c. assoggetta al rito del lavoro – si richiedono la continuità della prestazione e la coordinazione della stessa con l'attività concorrente del destinatario; la prima – la quale...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4521 del 5 maggio 1999
«Fra i rapporti di c.d. parasubordinazione, le cui controversie sono attribuite dall'art. 409 n. 3 c.p.c. alla competenza del giudice del lavoro, sono inclusi i rapporti aventi ad oggetto prestazioni riconducibili allo schema generale del lavoro...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5358 del 2 giugno 1999
«Ne consegue che colui che impugna la sentenza arbitrale ha l'onere di identificare il principio di diritto che assume violato, e non soltanto il capo della pronuncia che intende contestare. (Nella fattispecie, alla stregua di tale principio, la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6228 del 21 giugno 1999
«In tema di espropriazione di crediti presso terzi, l'ordinanza con la quale il giudice dell'esecuzione dichiari inefficace l'atto di pignoramento presso terzi nei confronti dell'ICIAP in applicazione dell'art. 14 del D.L. n. 669 del 1996,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6879 del 3 luglio 1999
«Al di fuori dei casi tassativamente previsti dall'art. 354 c.p.c. in cui il giudice d'appello deve rimettere la causa al giudice di primo grado, la nullità di detto giudizio irritualmente proseguito nella contumacia del convenuto impone al giudice...»