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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17498 del 10 maggio 2007
«Nel procedimento di applicazione delle misure cautelari nell'ambito dell'udienza di convalida dell'arresto in flagranza, qualora il pubblico ministero non sia presente, ma si limiti a trasmettere, ai sensi dell'articolo 390, comma 3 bis, del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 46063 del 12 dicembre 2008
«In materia di convalida dell'arresto in flagranza, il termine di quarantotto ore imposto dalla legge per gli adempimenti del giudice si riferisce all'inizio dell'udienza di convalida, non avendo rilevanza il momento in cui sono emessi i...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 13171 del 30 marzo 2007
«In tema di convalida dell'arresto o del fermo, l'articolo 391, comma 7, del c.p.p., nella parte in cui prevede che «l'arresto o il fermo cessa di avere efficacia se l'ordinanza di convalida non è pronunciata o depositata nelle quarantotto ore...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 33 del 22 novembre 2000
«È illegittimo il provvedimento con il quale il giudice per le indagini preliminari, investito delle contestuali richieste di convalida dell'arresto (o del fermo) e di applicazione di una misura cautelare, respinga quest'ultima e disponga la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2221 del 27 maggio 1994
«Ai fini della convalida del fermo il Gip deve limitarsi a verificare la sussistenza delle condizioni legittimanti la misura nel momento in cui la stessa venne adottata dal P.M., restando indifferenti gli eventi successivi e dovendo in ogni caso...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 20780 del 9 ottobre 1999
«Ne consegue che nella determinazione della stessa nessun rilievo spiegano fatti accidentali e contingenti quali la provenienza dell'atto di cui si richieda la convalida. (Fattispecie in cui il giudice per le indagini preliminari aveva omesso il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 35706 del 1 ottobre 2001
«In tema di convalida dell'arresto o del fermo, l'art. 391, comma 7, c.p.p., nella parte in cui prevede che «l'arresto o il fermo cessa di avere efficacia se l'ordinanza di convalida non è pronunciata o depositata nelle quarantotto ore successive...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 17992 del 20 dicembre 2002
«In tema di investigazioni difensive, l'attestazione, prevista dall'art. 391 ter, comma 1, lett. c), c.p.p., di aver rivolto alle persone con le quali si sono avuti colloqui non documentati o dalle quali sono state ottenute dichiarazioni scritte...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2726 del 27 marzo 1996
«Il giudice della opposizione agli atti esecutivi, nel pronunciare su di un provvedimento di assegnazione, impugnato ai sensi dell'art. 617 c.p.c. dai creditori intervenuti che lamentano l'avvenuto svincolo delle somme eccedenti l'importo delle...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 19128 del 10 maggio 2001
«Deve considerarsi abnorme, perché si colloca del tutto al di fuori dell'ordinamento e determina una stasi processuale non altrimenti rimuovibile se non con l'impugnazione ed il conseguente annullamento, il provvedimento con il quale il giudice per...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 155 del 1 aprile 1993
«Nel contesto normativo del nuovo codice di procedura penale deve affermarsi l'esistenza di un vero e proprio diritto di intervento della persona offesa dal reato nel procedimento di archiviazione allorquando la stessa persona offesa abbia...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2293 del 9 giugno 1999
«È abnorme il provvedimento con il quale il giudice per le indagini preliminari, nell'ipotesi in cui non accolga la richiesta di archiviazione e ritenga necessarie nuove indagini a seguito di udienza camerale, indichi al pubblico ministero...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5689 del 7 giugno 1996
«In tema di giudizio abbreviato, la definibilità del processo «allo stato degli atti», che costituisce la condizione per l'accesso al rito semplificato ai sensi del comma 1 dell'art. 440 c.p.p., è data dalla non suscettibilità di modificazione del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 22625 del 31 maggio 2001
«In tema di archiviazione, i provvedimenti ordinatori previsti dai commi 4 e 5 dell'art. 409 c.p.p., con i quali il giudice indica al pubblico ministero le ulteriori indagini da svolgere o lo invita a formulare l'imputazione, non sono impugnabili...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1236 del 13 maggio 1999
«Allorché sia già in corso la fase della procedura camerale, successiva ad opposizione alla richiesta di archiviazione ex art. 410 c.p.p., è irrituale l'introduzione, da parte del pubblico ministero, di altra richiesta di archiviazione (relativa ad...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 769 del 14 gennaio 2011
«Nei reati di cui all'art. 16 del D.L.vo n. 59 del 2005 (oggi art. 29 quattordecies del D.L.vo n. 152 del 2006) attinenti alla violazione della disciplina di prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento, il bene giuridico tutelato è...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 34 del 15 gennaio 2001
«È abnorme il provvedimento con cui il Gip, richiesto dell'archiviazione di un affare iscritto nel registro degli atti non costituenti notizia di reato, dichiari non luogo a provvedere sulla richiesta, disponendo la restituzione degli atti stessi...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7567 del 11 giugno 1999
«Infatti l'art. 414 c.p.p. prevede che il Gip autorizzi la riapertura delle indagini solo per le ipotesi in cui il provvedimento di archiviazione sia stato emesso a norma degli articoli precedenti (infondatezza della notizia di reato, difetto di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32363 del 30 settembre 2002
«La richiesta di rinvio a giudizio è nulla ex art. 416, comma 1, c.p.p. (nel testo novellato dall'art. 2, comma 2, della legge 16 luglio 1997, n. 234) se non preceduta dall'avviso di conclusione delle indagini preliminari completo degli...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 21738 del 16 maggio 2003
«Qualora l'avviso di conclusione delle indagini preliminari di cui all'art. 415 bis c.p.p. non sia stato preceduto da alcuna valida informazione di garanzia ai sensi dell'art. 369 bis stesso codice, ma solo dall'avvertimento della facoltà di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10795 del 22 settembre 1999
«Il fondamento della particolare ipotesi di concorso nel reato di cui all'art. 116 c.p., deve essere ravvisato nel fatto che, mentre colui il quale commetta da solo il reato è in grado, in ogni momento, di controllare lo sviluppo della sua condotta...»
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Cassazione penale, Sez. III, ordinanza n. 1455 del 3 giugno 1995
«Infatti, non sussiste violazione del diritto di difesa in quanto questo è costituzionalmente garantito «in ogni stato e grado del giudizio», per cui il diritto stesso è menomato dall'omessa previsione nel nuovo codice di rito, di un obbligo a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 937 del 10 gennaio 2002
«In tema di valutazione della prova, l'elemento di riscontro oggettivo ed esterno dell'attendibilità della chiamata in correità, richiesto dall'art. 192, terzo comma, c.p.p., può essere costituito anche dalla deposizione testimoniale resa dal terzo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1488 del 7 luglio 1992
«Costituisce provvedimento abnorme, in quanto al di fuori dell'intero sistema processuale per la singolarità del suo contenuto, l'ordinanza del giudice per le indagini preliminari che dichiara la nullità della richiesta di rinvio a giudizio, ex...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2277 del 8 maggio 1998
«L'art. 129 c.p.p., nel prevedere l'obbligo della declaratoria di non punibilità, nei casi in esso contemplati, in ogni stato e grado del processo, nulla dispone in ordine al rito da seguire per la pronuncia di detta declaratoria; ragion per cui...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 36635 del 11 ottobre 2005
«In tema di impedimento a comparire dell'imputato, il giudice, nel disattendere un certificato medico ai fini della dichiarazione di contumacia, deve attenersi alla natura dell'infermità e valutarne il carattere impeditivo, potendo pervenire ad un...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41687 del 21 novembre 2001
«La disciplina in materia di impedimento a comparire dell'imputato o del difensore, dettata per l'udienza preliminare dall'art. 420 ter c.p.p., pur trovando applicazione, per il richiamo contenuto nell'art. 441, comma 1, stesso codice, anche nel...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 225 del 25 maggio 2001
«Nelle controversie relative a sovvenzioni da parte della pubblica amministrazione per la promozione di determinate attività economiche, il discrimine fondamentale per la individuazione del giudice fornito di giurisdizione va rapportato alle...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 8285 del 9 marzo 2006
«Nel caso di assenza in dibattimento sia dell'imputato che del difensore, risulta preliminare la decisione sull'effettiva rilevanza dell'impedimento a comparire eventualmente prospettato dall'imputato e comunque l'eventuale dichiarazione della sua...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 45276 del 24 novembre 2003
«In tema di estradizione dall'estero il principio di specialità, in virtù del quale la persona estradata non può essere perseguita, giudicata o sottoposta a restrizione della libertà personale per fatto anteriore alla consegna diverso da quello per...»