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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 19 del 12 dicembre 1994
«Allorché la misura cautelare della custodia in carcere sia stata sostituita con gli arresti domiciliari in forza di norma di legge sopravvenuta, al ripristino di essa, seguito alla caducazione di tale norma, non si applica il disposto dell'art....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4679 del 21 novembre 1994
«Poiché l'incompetenza per materia è rilevabile d'ufficio in ogni stato e grado del processo, essa è deducibile anche nella fase precedente al giudizio. (Fattispecie relativa a mancata dichiarazione di incompetenza per materia in sede di giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 723 del 8 marzo 1994
«Nella fase delle indagini preliminari, prima dell'udienza preliminare, l'incompetenza per territorio può essere rilevata dal giudice per le indagini preliminari ai sensi dell'art. 22 c.p.p., ma non può essere eccepita dall'indagato. Ne consegue...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2808 del 23 marzo 1994
«L'art. 257 c.p.c., che trova applicazione anche nel rito del lavoro, consentendo, senza più specifica limitazione il riesame di ufficio di testimoni già interrogati, al fine di chiarire la loro deposizione, implica un discrezionale apprezzamento...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 625 del 17 marzo 1993
«In assenza di norme specifiche attinenti l'incompetenza per territorio nel procedimento di sorveglianza (quale risulta disciplinato del combinato disposto degli artt. 678 e 666 c.p.p.), deve farsi necessariamente riferimento alle norme di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 30 del 14 dicembre 1995
«Ai fini della configurabilità, sul piano soggettivo, del concorso esterno nel delitto associativo non si richiede, in capo al concorrente, il dolo specifico proprio del partecipe, dolo che consiste nella consapevolezza di far parte...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1099 del 21 aprile 1994
«Il Collegio per i reati ministeriali, nella fase successiva all'autorizzazione a procedere, svolge le funzioni che erano proprie del G.I. con applicazione delle norme procedurali del previgente codice del 1930 giacché soltanto queste si conformano...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2037 del 3 marzo 1993
«L'art. 568, comma secondo, c.p.p. dispone che sono sempre soggette a ricorso per cassazione le sentenze «salvo quelle sulla competenza che possono dare luogo a un conflitto di giurisdizione o di competenza a norma dell'art. 28». Ne consegue che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 20992 del 25 maggio 2011
«La decisione della Corte di cassazione in materia di competenza per territorio, pur adottata nella fase delle indagini preliminari, resta ferma per tutte le fasi successive del giudizio, fatto salvo il caso della sopravvenienza di fatti nuovi che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30172 del 17 luglio 2003
«L'irretrattabilità del c.d. foro commissorio stabilita dall'art. 627 c.p.p., secondo il quale nel giudizio di rinvio non è ammessa discussione sulla competenza attribuita con la sentenza di annullamento pronunciata dalla Corte di cassazione,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13669 del 24 dicembre 1998
«La competenza è un concetto che presuppone la giurisdizione, della quale costituisce la suddivisione tra giudici diversi. Di conseguenza, quantunque dal richiamo, contenuto nell'art. 627 c.p.p., all'art. 25 stesso codice, non possa derivare in via...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3440 del 4 luglio 1995
«Poiché in sede di rinvio, ai sensi dell'art. 627 c.p.p., non è ammessa discussione sulla competenza attribuita con la sentenza di annullamento, la cui statuizione sul punto è espressamente definita come vincolante dall'art. 25 dello stesso codice...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4669 del 30 novembre 1994
«La decisione della Corte di cassazione in materia di competenza per territorio resta ferma per tutte le fasi successive del giudizio, anche nel caso che venga meno la connessione tra reati ravvisata nella fase delle indagini preliminari.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1263 del 10 gennaio 2013
«Le prove orali assunte da giudice originariamente incompetente per materia ma a cui la competenza sia stata attribuita, in via retroattiva, per legge sono pienamente utilizzabili, non risultando ad esse applicabile la regola di cui all'art. 26...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2639 del 7 maggio 1996
«La sentenza con la quale il giudice ordinario dichiari il proprio difetto di giurisdizione nei riguardi del giudice speciale, in tanto può determinare, ai sensi dell'art. 29 c.p.p., la cessazione di conflitto di giurisdizione, in quanto un...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5476 del 5 dicembre 1995
«Il conflitto di competenza cessa, tra l'altro, anche nell'ipotesi in cui la competenza di uno dei giudici sia stata esclusa dalla decisione adottata dalla Suprema Corte di cassazione, a norma dell'art. 32, comma 1, c.p.p., nella risoluzione di un...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 372 del 16 gennaio 1991
«L'impresa sottoposta a liquidazione coatta amministrativa, in relazione ad eventuali omissioni o ritardi in cui incorra il commissario liquidatore nella formazione e nel deposito dello stato passivo, può ricorrere all'autorità di vigilanza, e,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2828 del 18 ottobre 1999
«Il beneficio della sospensione condizionale della pena, una volta concesso, non può essere revocato, salvo che ne vengano meno i presupposti, né è rinunciabile non rientrando nel potere dispositivo del condannato, né può formare oggetto di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 47528 del 22 dicembre 2008
«Anche nel procedimento di sorveglianza trova applicazione la regola generale dell'art. 22, comma secondo, c.p.p., secondo la quale l'eccezione di incompetenza per territorio va proposta, a pena di decadenza, entro la fase di controllo della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20512 del 8 maggio 2003
«L'azione penale una volta esercitata è irretrattabile anche da parte del pubblico ministero presso il giudice investito di competenza ex art. 22, terzo comma, c.p.p.; la trasmissione degli atti a seguito della ritenuta incompetenza territoriale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4378 del 21 novembre 1994
«Nella fase delle indagini preliminari, prima dell'udienza preliminare, l'incompetenza per territorio può soltanto essere rilevata dal giudice, con restituzione degli atti al pubblico ministero, ma non può essere eccepita dall'indagato. Ne consegue...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1299 del 5 febbraio 1996
«In caso di declaratoria di incompetenza da parte del giudice dell'udienza preliminare, ai sensi dell'art. 22, comma 3, c.p.p., con conseguente trasmissione degli atti al pubblico ministero presso il giudice ritenuto competente, il pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2108 del 8 maggio 1998
«È abnorme il provvedimento emesso in forma di sentenza con il quale il giudice per le indagini preliminari, a fronte di richiesta di archiviazione per un certo fatto addebitato ad un determinato soggetto, ritenuta la configurabilità di altra...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1981 del 18 aprile 1998
«Atteso il fondamentale principio secondo cui non può darsi pronuncia di sentenza se non quando vi sia stato esercizio dell'azione penale in una delle forme previste dalla legge, deve qualificarsi come abnorme il provvedimento adottato in forma di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4386 del 21 gennaio 1995
«Il provvedimento col quale il Gip dichiara la propria incompetenza funzionale in tema di indagini preliminari relative a reati ministeriali nei confronti dei soggetti qualificati (ministri) ovvero dei concorrenti cosiddetti «laici», non è...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 1802 del 10 settembre 1993
«Nel sistema del vigente codice di procedura penale, il difensore d'ufficio, una volta incaricato, non perde detta sua qualità sol perché, ai sensi dell'art. 97 comma 4 c.p.p., nei casi ivi previsti, gli venga designato un sostituto, anche quando,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4121 del 26 gennaio 1993
«Provvedimento abnorme è quello che si concreta in una pronuncia che per la sua stranezza e la singolarità del contenuto si pone al di fuori delle norme e dell'intero ordinamento processuale, così da rendere indispensabile il rimedio del ricorso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4120 del 21 gennaio 1993
«Provvedimento abnorme è quello che si concreta in una pronuncia che, per la stranezza e la singolarità del suo contenuto, si pone al di fuori delle norme e dell'intero ordinamento processuale, così da rendere indispensabile il rimedio del ricorso...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1938 del 9 ottobre 1998
«Il principio secondo il quale l'ordinanza ammissiva di incidente probatorio non ha carattere decisorio ma strumentale e non è pertanto soggetta ad alcuna forma di gravame, si estende anche alla pronuncia con la quale il giudice dichiari, a seguito...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4705 del 25 novembre 1996
«Quando, a seguito del proscioglimento all'udienza preliminare per una parte delle contestazioni mosse, i reati per i quali deve essere disposto il rinvio a giudizio sono di competenza di un giudice inferiore, il Gip presso il tribunale deve...»