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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1804 del 18 febbraio 2000
«L'azione revocatoria ha finalità cautelare e conservativa del diritto di credito e consiste nel potere attribuito al creditore di far dichiarare inefficaci nei suoi confronti determinati atti di disposizione sul patrimonio del debitore, che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2748 del 11 febbraio 2005
«Ai fini dell'esercizio dell'azione revocatoria, perché sussista il requisito dell'anteriorità del credito rispetto all'atto impugnato è sufficiente l'insorgere della posizione debitoria in capo al debitore, indipendentemente dalla circostanza che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6511 del 2 aprile 2004
«Necessario presupposto dell'azione revocatoria è l'esistenza di un credito, ancorché sottoposto a termine o condizione, non anche che il credito sia «liquido», ossia determinato nel suo ammontare o facilmente liquidabile, non rilevando tale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9349 del 27 giugno 2002
«L'azione revocatoria ordinaria presuppone, per la sua esperibilità, la sola esistenza di un debito, e non anche la sua concreta esigibilità, con la conseguenza che, prestata fideiussione in relazione alle future obbligazioni del debitore...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7484 del 4 giugno 2001
«L'azione revocatoria ordinaria presuppone, per la sua legittima esperibilità, la sola esistenza di un debito e non anche la concreta esigibilità di esso, potendo essere esperita in concorso con gli altri requisiti di legge anche per crediti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12144 del 29 ottobre 1999
«In tema di , azione revocatoria ordinaria, l'art. 2901 c.c. accoglie una nozione lata di «credito», comprensiva della ragione o aspettativa, con conseguente irrilevanza delle relative fonti di acquisizione, coerentemente con la funzione propria...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3113 del 10 aprile 1997
«Nel caso in cui un debitore disponga del suo patrimonio mediante la vendita contestuale di una pluralità di beni, l'esistenza e la consapevolezza, sua e del terzo acquirente, del pregiudizio patrimoniale (art. 2901 nn. 1 e 2 c.c.) che tali atti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1968 del 27 gennaio 2009
«Sia l'azione revocatoria ordinaria, sia la c.d. "revocatoria risarcitoria" (e cioè la domanda volta ad ottenere la condanna al risarcimento del terzo che, dopo avere acquistato un bene dal debitore altrui, lo abbia rivenduto a terzi, sottraendolo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9440 del 18 maggio 2004
«Poiché anche il credito eventuale, in veste di credito litigioso, è idoneo a determinare — sia che si tratti di un credito di fonte contrattuale oggetto di contestazione giudiziale in separato giudizio, sia che si tratti di credito risarcitorio da...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7452 del 5 giugno 2000
«Ai fini dell'azione revocatoria ordinaria, la definizione della controversia sul credito che costituisce il presupposto dell'azione non integra un antecedente logico giuridico indispensabile della pronunzia sulla domanda revocatoria, né è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19234 del 4 settembre 2009
«Nell'azione revocatoria ordinaria il pregiudizio arrecato alle ragioni del creditore consiste nella insufficienza dei beni del debitore ad offrire la garanzia patrimoniale, essendo irrilevante una mera diminuzione di detta garanzia; è invece...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16464 del 15 luglio 2009
«A norma dell'art. 2901, primo comma, c.c., il presupposto dell'azione revocatoria costituito dal pregiudizio alle ragioni del creditore si riferisce anche al pericolo di danno, la cui valutazione è rimessa alla concreta valutazione del giudice; ne...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13404 del 23 maggio 2008
«Agli effetti dell'azione revocatoria, deve ritenersi lesivo del credito anteriore anche l'atto oneroso che sia collegato con uno o più atti successivi, in modo da risultare tutti convergenti, per il breve periodo di tempo in cui sono stati...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16986 del 1 agosto 2007
«In tema di revocatoria ordinaria, ai fini dell'integrazione dell'elemento oggettivo dell'eventus damni la cui sussistenza il curatore deve provare, non è necessario che l'atto abbia reso impossibile la soddisfazione del credito, ma è sufficiente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15880 del 17 luglio 2007
«In tema di azione revocatoria, condizione essenziale della tutela in favore del creditore è il pregiudizio alle ragioni dello stesso, per la cui configurabilità non è necessario che sussista già un danno concreto ed effettivo, essendo, invece,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7767 del 29 marzo 2007
«Il giudice di merito può utilizzare, in mancanza di qualsiasi divieto ed in virtù del principio dell'unità della giurisdizione, anche prove raccolte in un diverso giudizio fra le stesse o anche altre parti, e da esse desumere elementi che — al di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5105 del 9 marzo 2006
«In tema di azione revocatoria ordinaria avente ad oggetto un atto di compravendita posto in essere dal debitore in epoca successiva al sorgere del credito, è correttamente motivata la sentenza di merito che abbia individuato la prova della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8188 del 8 ottobre 1994
«In tema di azione revocatoria, la diminuzione del patrimonio del debitore può realizzarsi anche dando vita ad un negozio complesso — ossia ad un negozio costituito da tanti rapporti (ancorché coinvolgenti altri soggetti oltre all'alienante o al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5359 del 5 marzo 2009
«La prova della "participatio fraudis" del terzo, necessaria ai fini dell'accoglimento dell'azione revocatoria ordinaria nel caso in cui l'atto dispositivo sia oneroso e successivo al sorgere del credito, può essere ricavata anche da presunzioni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3676 del 15 febbraio 2011
«L'accoglimento dell'azione revocatoria, ai sensi degli artt. 2901 e 2902 c.c., non comporta l'invalidità dell'atto di disposizione sui beni e il rientro di questi nel patrimonio del debitore alienante, bensì l'inefficacia dell'atto soltanto nei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1941 del 17 febbraio 1993
«Con riguardo agli effetti dell'azione revocatoria la inefficacia dell'atto stipulato, in frode ai creditori, tra debitore e primo acquirente, mentre estende i suoi effetti al subacquirente che ha acquistato a titolo gratuito, non pregiudica il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12513 del 28 maggio 2009
«Qualora sia stata proposta un'azione revocatoria ordinaria per fare dichiarare inopponibile ad un singolo creditore un atto di disposizione patrimoniale compiuto dal debitore, a seguito del fallimento del debitore, sopravvenuto in pendenza del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1210 del 19 gennaio 2007
«La disposizione dell'art. 2903 c.c., laddove stabilisce che l'azione revocatoria si prescrive in cinque anni dalla data dell'atto, deve essere interpretata (attraverso il coordinamento con la disposizione generale in tema di prescrizione, di cui...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4296 del 15 maggio 1997
«Il termine che ha natura prescrizionale (e non già decadenziale) per l'esercizio dell'azione revocatoria fallimentare è quello di cinque anni previsto per la revocatoria ordinaria dall'art. 2903 c.c. (applicabile, quanto alla sola durata, anche...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15605 del 7 novembre 2002
«Le quote di partecipazione di una società di persone che per disposizione dell'atto costitutivo siano trasferibili con il (solo) consenso del cedente e del cessionario, salvo il diritto di prelazione in favore degli altri soci, possono essere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7507 del 27 marzo 2007
«In tema di azione revocatoria ordinaria, la consapevolezza dell'evento dannoso da parte del terzo contraente. prevista quale condizione dell'azione dall'art. 2901 primo comma n. 2, prima ipotesi, c.c., consiste nella conoscenza generica del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7262 del 1 giugno 2000
«In tema di condizioni per l'esercizio dell'azione revocatoria ordinaria, allorché l'atto di disposizione sia successivo al sorgere del credito, è necessaria e sufficiente la consapevolezza di arrecare pregiudizio agli interessi del creditore (...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1054 del 6 febbraio 1999
«La scientia damni dell'alienante e del terzo può esser desunta anche da presunzioni gravi, precise e concordanti diverse dalla sperequazione tra prezzo e valore di mercato del bene, perché l' eventus damni consiste anche nell'incertezza o...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2303 del 19 marzo 1996
«In tema di azione revocatoria di cui all'art. 2901 c.c., il requisito della consapevolezza, da parte del terzo acquirente, del pregiudizio arrecato dall'atto dispositivo alle ragioni del creditore dell'alienante prescinde dalla specifica...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11518 del 4 novembre 1995
«L'azione revocatoria ordinaria di atto a titolo oneroso successivo al sorgere del credito, ai sensi dell'art. 2901 c.c., richiede la consapevolezza da parte del debitore e del terzo del pregiudizio arrecato alle ragioni del creditore, cioè della...»