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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4426 del 21 febbraio 2013
«In tema di pericolo di rivendica, la sospensione del pagamento del prezzo, quale eccezionale mezzo di autotutela consentito dall'art. 1481 c.c., esclude la "mora debendi" e, dunque, il pagamento degli interessi moratori sul prezzo, ma non elimina...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8002 del 21 maggio 2012
«La facoltà del compratore di sospendere il pagamento del prezzo, a norma dell'art. 1481 c.c., costituendo applicazione alla compravendita del principio generale "inadimplenti non est adimplendum", di cui all'art. 1460 c.c., postula che l'esercizio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8729 del 31 maggio 2012
«Tale riduzione spetta sino a quando non sia avvenuta la riduzione in pristino dello stato dei luoghi, e sinanche nel caso in cui i lavori di ripristino spettino per contratto allo stesso conduttore, dovendo in quest'ultimo caso, tuttavia, il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8016 del 21 maggio 2012
«Quando l'opera appaltata presenta gravi difetti dipendenti da errata progettazione il progettista è responsabile, con l'appaltatore, verso il committente, ai sensi dell'art. 1669 c.c., a nulla rilevando in contrario la natura e la diversità dei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1689 del 7 febbraio 2012
«In tema di sequestro conservativo presso terzi, la conversione in pignoramento, ai sensi dell'art. 686 c.p.c., implica che il vincolo di indisponibilità dei beni sequestrati, di cui all'art. 2906 c.c., persista a carico del terzo, già autore della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6101 del 12 marzo 2013
«Il potere di cui all'art. 213 c.p.c., di richiedere d'ufficio alla P.A. le informazioni scritte relative ad atti e documenti della stessa che sia necessario acquisire al processo, non può essere esercitato per acquisire atti o documenti della p.a....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3704 del 9 marzo 2012
«In tema di azione di regresso dell'INAIL nei confronti del datore di lavoro responsabile dell'infortunio sul lavoro subito dal dipendente assicurato, le variazioni di ammontare del credito dell'INAIL conseguenti alle variazioni quantitative della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5595 del 6 aprile 2012
«Ne consegue che, con riferimento al personale dipendente delle aziende grafiche e affini e delle aziende editoriali (nella specie, l'Istituto Poligrafico o Zecca dello Stato), per la determinazione della retribuzione feriale non sono inclusi i...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5780 del 12 aprile 2012
«Il rifiuto preventivo espresso dal lavoratore contro un eventuale trasferimento, pur in presenza delle ragioni tecniche, organizzative e produttive, che ne avrebbero giustificato l'adozione, non autorizza il datore di lavoro a privare il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2758 del 23 febbraio 2012
«La qualificazione, nell'uno o nell'altro senso, dipende dall'esame della volontà negoziale delle parti, dovendo trarsi la relativa prova, di cui è onerato il socio attore in restituzione, non tanto dalla denominazione dell'erogazione contenuta...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3397 del 23 gennaio 2013
«La fattispecie di false comunicazioni sociali di cui agli artt. 2621 e 2622 c.c. individua le condotte penalmente rilevanti sia nell'esposizione dei fatti materiali che non rispondono ad una concreta o veritiera realtà sia nell'omissione di dati o...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4324 del 29 gennaio 2013
«Il delitto di aggiotaggio si consuma nel momento e nel luogo in cui la condotta assume connotati di concreta lesività, manifestando la sua pericolosità per il normale corso dei titoli cui si riferisce. (Fattispecie relativa ad aggiotaggio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8438 del 28 maggio 2012
«Qualora la scrittura privata non autenticata formi un corpo unico col foglio sul quale è impresso il timbro postale, la data risultante da quest'ultimo è data certa della scrittura, perché la timbratura eseguita in un pubblico ufficio equivale ad...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7139 del 21 marzo 2013
«In materia di diritto al risarcimento del danno da illecito extracontrattuale, in presenza di illecito che determini, dopo un primo evento lesivo, ulteriori conseguenze pregiudizievoli, il termine di prescrizione dell'azione risarcitoria per il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2276 del 14 febbraio 2003
«In caso di notificazione a mezzo del servizio postale, la disposizione dell'art. 7, terzo comma, legge n. 890 del 1982, secondo cui, nell'assenza del destinatario e in mancanza delle altre persone indicate nel secondo comma, la consegna del piego...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7 del 4 gennaio 1993
«La giurisdizione del giudice ordinario (con la competenza del giudice del lavoro) in ordine alla controversia relativa all'indennità premio di servizio corrisposta dall'Inadel ai dipendenti degli enti locali, che ha carattere previdenziale, non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 639 del 17 maggio 1993
«Consegue che il ricorso alle istanze giurisdizionali in materia di misure cautelari personali è finalizzato soprattutto alla verifica del permanere, allo stato, delle condizioni che giustificano la compressione di tale sfera, sicché una volta...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6273 del 2 marzo 2000
«Ne consegue che, nel caso in cui, invece, siano introdotti autonomamente più procedimenti incidentali, la frammentazione e la loro autonomia permettono, per il margine di discrezionalità del giudice nella valutazione delle singole posizioni, una...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1184 del 26 aprile 1994
«Il principio del ne bis in idem, qualora non venga invocato nell'ambito suo proprio di tutela del giudicato, per cui vi è divieto di celebrare un nuovo processo per il medesimo fatto che sia già stato oggetto di procedimento definito con un...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2604 del 26 settembre 2000
«Ne consegue altresì che, nel caso in cui si sia formata invece una preclusione del tipo di quella specificata innanzi, il giudice adito successivamente debba pur sempre motivare in ordine alla insussistenza di elementi nuovi, indipendentemente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1887 del 25 agosto 1993
«L'art. 456 c.p.p. non prevede che l'avviso contenuto nel decreto che dispone il giudizio immediato, secondo cui l'imputato può richiedere il giudizio abbreviato, debba indicare tutti gli incombenti a tal fine richiesti. La trasformazione del rito...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1720 del 5 agosto 1999
«L'inosservanza dei termini stabiliti per lo svolgimento e la conclusione del procedimento di riesame, se non dedotta o rilevata prima che la decisione adottata all'esito di detto procedimento sia divenuta definitiva, non può essere più dedotta o...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2877 del 30 settembre 1993
«Qualora l'avviso della data fissata per l'udienza di riesame sia stato notificato senza il rispetto del termine dilatorio di tre giorni previsto dall'art. 309, ottavo comma, c.p.p., gli interessati che siano comparsi per far valere l'irregolarità...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1086 del 25 giugno 1993
«La ratio della disposizione è, infatti, quella di assicurare il rispetto dell'intervallo di tre giorni fra la data di prima notifica dell'avviso e la data dell'udienza: diversamente, detto termine verrebbe ampliato differendo senza ragione gli...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4639 del 2 dicembre 1999
«Poiché le impugnazioni avverso i provvedimenti in materia di libertà personale non hanno di regola effetto sospensivo (artt. 588, comma 2, e 310, comma 3, c.p.p.) deve considerarsi legittimamente adottata l'ordinanza de libertate emessa dal...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3104 del 26 ottobre 1995
«Mentre l'art. 254 quinquies del codice abrogato consentiva di impugnare le ordinanze che decidevano in ordine alla «misura» degli arresti domiciliari, e, di conseguenza, in ordine all'applicazione ed alla revoca della misura stessa, con esclusione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1907 del 2 agosto 1995
«La suddetta istanza non può, invece, essere diretta al giudice d'appello in materia cautelare, poiché questi ha competenza funzionale ristretta, potendo interloquire sul fatto imputato nei limiti e per le finalità di cui all'art. 273 c.p.p....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3677 del 16 luglio 1998
«Ed invero, l'impugnazione va dichiarata inammissibile tutte le volte che non sia riscontrabile erroneità alcuna nella denominazione attribuita dalla parte, e risulti inequivocabilmente dal contenuto dell'atto, che la parte abbia voluto utilizzare...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 31011 del 27 luglio 2009
«Il Procuratore Generale presso la Corte di Appello non è legittimato, salvo che sia stato egli stesso a chiedere l'applicazione della misura cautelare, a proporre ricorso per cassazione avverso le ordinanze emesse dal Tribunale della libertà sui...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 20300 del 27 maggio 2010
«Ne consegue che, qualora tale vizio sia stato ritualmente dedotto in sede di riesame ed il Tribunale non abbia potuto acquisire il relativo supporto fonico entro il termine perentorio di cui all'art. 309, nono comma, c.p.p., le suddette...»