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Nuovi bonus per diventare lavoratori autonomi, in arrivo contributi a fondo perduto di 120.000€: ecco come averli

Nuovi bonus per diventare lavoratori autonomi, in arrivo contributi a fondo perduto di 120.000€: ecco come averli
Il Governo si prepara a varare nuove misure per incentivare, tra i giovani under 35, il lavoro autonomo. Di seguito, i presupposti per ottenere tali benefici e l’ammontare delle somme previste
Il Governo ha recentemente emanato un d.l. particolarmente favorevole nei riguardi dei lavoratori autonomi. In particolare, il d.l. “Coesione”, numero 60/2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’8 maggio, introduce due importanti bonus nei confronti di coloro i quali abbiano intenzione di diventare lavoratori autonomi e abbiano meno di 35 anni di età.
Il pacchetto di agevolazioni è suddiviso in due parti, di cui una a favore delle Regioni del sud Italia, l’altra invece con ambito di applicazione esteso alle Regioni del centro nord.
L’obiettivo è quello di incentivare lo sviluppo e la diffusione del lavoro autonomo, rivolgendosi soprattutto ai lavoratori che abbiano meno di 35 anni di età. Inoltre, il d.l. prevede l’istituzione di alcuni contributi a fondo perduto a vantaggio dei beneficiari.

Vediamo, quindi, nel dettaglio come funzioneranno questi nuovi bonus e quali sono le somme previste di cui i lavoratori under 35 delle Regioni del sud e del centro Italia potranno beneficiare.

Per quanto concerne il bonus rivolto ai lavoratori under 35 del sud Italia, il d.l. 60/2024 interviene sul precedente pacchetto di finanziamenti a fondo perduto denominato “Resto al sud”. Lo stesso, varato nel 2017, rappresenta infatti un’importante misura avente lo scopo di favorire lo sviluppo di attività imprenditoriali nei territori meridionali, incentivando al contempo la permanenza dei giovani nelle Regioni del sud.
Quanto invece al bonus previsto per i lavoratori autonomi del centro Italia, quest’ultimo è stato denominato “Autoimpiego Centro-Nord Italia”.

Riguardo ai presupposti per beneficiare di tali misure varate dal Governo, è necessario che i richiedenti siano anzitutto giovani che abbiano meno di 35 anni di età, privi di un’occupazione e che facciano parte del c.d. GOL, ovvero il programma denominato “Garanzia Occupabilità Lavoratori”. Quest’ultimo in particolare rappresenta una misura pensata per favorire il reinserimento lavorativo, con l’importante obiettivo di provare a rilanciare l’occupazione in Italia e combattere la disoccupazione. A tale scopo, il GOL dispone di risorse pari a 4,4 miliardi di euro.

Tornando ai due bonus, lo scopo è consentire ai beneficiari l’avvio di un’attività di lavoro autonomo o professionale. È importante sottolineare che le attività possono essere avviate tanto individualmente quanto collettivamente.

Come detto, il d.l. 60/2024 ha previsto la formazione di vari incentivi, molti dei quali saranno erogati ai beneficiari a fondo perduto.
Ciò rende sicuramente più allettante l’accesso a tali benefici, in quanto una parte cospicua delle risorse erogate non dovrà essere restituita da parte dei beneficiari.
La ragione alla base di tale scelta del Governo risiede nella volontà di incentivare l’attività imprenditoriale nelle regioni in cui quest’ultima è maggiormente scarsa. Inoltre, con particolare riferimento alle Regioni del sud Italia, rileva un ulteriore obiettivo, ovvero quello di evitare il fenomeno delle migrazioni dei giovani verso le regioni del nord oppure verso Stati esteri, al fine di ricercare condizioni economiche migliori.
Oltre all’erogazione di somme di denaro, è previsto anche l’accesso a servizi di formazione e accompagnamento per l’avvio dell’attività, nonché servizi di tutoraggio. Infine, per rendere ancora più vantaggiose le misure previste, i beneficiari potranno ricevere incentivi anche per l’acquisto degli strumenti necessari all’attività professionale che si intende avviare.


Infine, quanto alle somme effettivamente erogate, con riferimento al bonus “Autoimpiego Centro-Nord Italia”, è prevista l’erogazione di voucher a fondo perduto che possono arrivare fino ad un massimo di 30.000 €.
È prevista però l’erogazione della maggiore somma di 40.000 €, qualora i beni e gli strumenti da acquistare, necessari allo svolgimento dell’attività, siano particolarmente innovativi e rispettino gli standard fissati in materia di risparmio energetico e sostenibilità ambientale.

Quanto invece ai fondi “Resto al Sud”, l’ammontare degli incentivi dovrebbe aggirarsi attorno ad un minimo di 40.000 €.
Anche in questo caso, però, la cifra può aumentare fino a 50.000 € per l’acquisto di beni innovativi, digitali e sostenibili.
Più nel dettaglio, i territori concretamente interessati da tale provvedimento saranno le seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Infine, il d.l. ha previsto un ulteriore contributo, che dovrebbe ammontare ad un massimo di 120.000 €. Tale cifra sarà necessaria a coprire le spese di avvio dell’attività imprenditoriale.
Verosimilmente, di tale cifra, circa il 75% per le Regioni del sud e il 65% per quelle del centro-nord sarà a fondo perduto.


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